In questi giorni si è dato ampio spazio al fatto che un consulente del ministro Tremonti, Marco Milanese, coinvolto da non indagato nelle indagini sulla P4, si è dimesso. Nessuno però ha dato notizia di un’interrogazione parlamentare che riguarda un collaboratore ben più “di peso” del ministro Tremonti: il suo capo di Gabinetto, Vincenzo Fortunato.

Proprio oggi, grazie all’interrogazione proposta da Rita Bernardini e altri cinque deputati radicali, verrà infatti trattata in commissione Giustizia della Camera un’interrogazione sulla cosiddetta “giurisdizione domestica” dei magistrati amministrativi.

In tale interrogazione si cita espressamente il cosiddetto “concorso delle mogli”, un concorso al Tar passato agli onori della cronaca per la vittoria da parte della moglie del Fortunato, la signora Paola Palmarini, dopo che il marito aveva partecipato alla nomina della commissione, presieduta da Pasquale De Lise (attuale presidente del Consiglio di Stato, coinvolto nelle intercettazioni della cosiddetta cricca).

In realtà, l’interrogazione era stata già proposta dall’Italia dei Valori, sia con un’interrogazione del senatore Elio Lanutti (sempre attento ai veri problemi del Paese, ma ancora in attesa di risposta), che da Di Pietro e Palomba (responsabile settore giustizia dell’IdV) con la formula del question time. Tale ultimo question time a firma Di Pietro-Palomba, però, è stato però inspiegabilmente ritirato dall’Italia dei Valori prima ancora di ottenere una risposta del Governo.

Cosa accomuna Di Pietro e Tremonti?

Proprio il Capo di gabinetto: Vincenzo Fortunato prima di rivestire tale carica al servizio del ministro delle Finanze Tremonti, la svolgeva al servizio di Antonio Di Pietro, quando questi era ministro delle Infrastrutture!

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