Accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, i trafficanti di uomini sono stati scovati in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Abruzzo, Lazio e Calabria. L'inchiesta ha consentito di ricostruire l'organigramma dell'organizzazione: un vertice operativo in Grecia e Turchia e diverse cellule presenti in tutta Italia
Accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, decine di persone sono state tratte in arresto in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Abruzzo, Lazio e Calabria. L’inchiesta ha consentito di ricostruire l’organigramma dell’organizzazione: un vertice operativo in Grecia e in Turchia e diverse cellule presenti nel nostro paese, a Roma, Milano, Cremona, Bologna, Bergamo, Brescia, Teramo, Ascoli e Bari.
I migranti che l’organizzazione sgominata dalla polizia faceva arrivare clandestinamente in Italia, erano “in costante pericolo di vita” – come hanno accertato gli investigatori – per le modalità con cui avvenivano i viaggi, sia quelli verso l’Italia che quelli dal nostro paese verso gli altri paesi europei. I trafficanti utilizzavano infatti sia piccole imbarcazioni che puntavano sulle coste pugliesi, sia le navi di linea dirette ai porti sull’Adriatico.