“Berlusconi preferisce non parlare per non commentare a caldo la sentenza sulla Mondadori… Berlusconi ha troppo a cuore la situazione economica e non vuole gettare benzina sul fuoco… Berlusconi si sta preoccupando della situazione internazionale e non ha tempo per le risse da cortile…“, queste ed altre scemenze sono state dette dai principali esponenti della “banda degli onesti” per spiegare l’insolito mutismo che ha caratterizzato le ultime ore del loro capo supremo.
Davvero queste sono le motivazioni che hanno indotto il ciarliero cavaliere a scegliere il basso profilo? In realtà Berlusconi, come sempre, è incerto sul da farsi, oscilla tra la voglia di prendere a randellate, almeno di tipo mediatico, le toghe rosse e quella di individuare una soluzione che lo metta al sicuro e gli garantisca una via di fuga, e soprattutto il non pagamento della multa.
La calma apparente, finchè durerà, è tuttavia dettata, anche e soprattutto, dai responsi degli unici oracoli che il signore di Arcore riconosce: i sondaggi. “Pensate voi che quella di Milano sia stata una sentenza politica, come ha detto la signora Marina Berlusconi?“, questa la domanda che Sky Italia ha rivolto per giorni ai suoi ascoltatori. Ebbene oltre il 75% ha risposto di no! Tutti comunisti, antiberlusconiani di professione? Neppure un berlusconiano ubriaco avrebbe mai osato tanto.
A confermare questo dato, già clamoroso in sè, è arrivato un analogo sondaggio proposto dal Gazzettino di Venezia, il quotidiano del Nord Est, non certo sospettabile di coltivare simpatie per l’attuale opposizione. Persino i moderatissimi lettori del quotidiano veneto, tra loro non pochi elettori leghisti, hanno risposto con una percentuale di oltre il 70%, che quella di Milano non è stata una sentenza politica, ma una decisione giusta.
Le stesse cifre caratterizzano tutti i sondaggi, pubblici e riservati, sin qui commissionati, e puntualmente arrivati sulla scrivania del presidentissimo.
Da qui il suo umore nero, la sua apparente mitezza, il rifiuto di apparire, l’indecisione sulle mosse future, dal momento che le urla della figlia e l’ardore profuso dai suoi squadristi mediatici, non hanno sortito effetto alcuno, anzi…
Tra qualche ora sapremo se, almeno per una volta, il piccolo Cesare deciderà di rispettare la legge, di pagare la multa e di chiedere scusa per la truffa consumata ai danni dei suoi competiitori, oppure se preferirà chiedere l’espulsione e il castigo per tutti quelli che, attraverso Sky e il Gazzettino, si sono permessi di dissentire dal re e dalla sua erede al trono signora Marina…