Roma, Parco delle Energie, 10 luglio 2011. Il paese delle cricche, è il titolo del tema della ultima delle tre giorni di incontri de Il Fatto Quotidiano al parco delle energie a Roma. Oltre 400 persone che hanno seguito e dibattuto con Marco Lillo, Enrico Fierro, Paolo Berdini (urbanista) e Daniele Pifano (CdQ Pigneto — Prenestina), il tutto moderato da un’altra firma eccellente del giornale, Silvia Truzzi.
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Il paese delle cricche
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- 00:03 - Regionali, vittoria doppia per il centrosinistra: Pd esulta, ma gli alleati soffrono
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - Il centrosinistra agguanta il 2 a 1 alle elezioni regionali, nella tornata d'autunno 2024, e il Pd di Elly Schlein esulta per la doppietta. Un trionfo in Emilia Romagna con Michele De Pascale. Una vittoria meno larga per Stefania Proietti in Umbria, ma decisiva. Un risultato, quello umbro, incerto fino alla vigilia, con lo 'spauracchio Bandecchi' ad agitare la coalizione progressista poi svanito con il passare delle ore e il consolidarsi dei voti per la candidata sostenuta dal centrosinistra. Un successo particolarmente importante per Schlein. Interno ed esterno. Il Pd vola e la vittoria seda malumori emergenti tra i riformisti dem per la gestione della partita ligure.
Resta però aperto il capitolo alleanze. Intanto, il successo non arriva allo stesso modo per tutte le forze del centrosinistra. Il voto in Emilia e Umbria conferma la tendenza della Liguria, la regione persa di un soffio: il Pd cresce e 'cannibalizza' gli alleati. I dem toccano percentuali bulgare in Emilia con lo sfondamento oltre il 42 per cento. E anche in Umbria il Pd è primo partito a quota al 30,43% staccando di parecchio Fdi. In entrambe le regioni c'è una crescita consistente dei dem rispetto alle europee.
Per gli alleati la musica diversa: leggermente al di sotto del risultato delle europee Alleanza Verdi e Sinistra e, come in Liguria, male i 5 Stelle in calo di consensi rispetto al voto di giugno: era l'8,9% in Umbria contro l'attuale 4,74% e al 7,2% in Emilia contro il 3,55%. Le liste centriste stanno sull'ordine di un paio di punti percentuali. A differenza della Liguria, persa, in Emilia e in Umbria anche Iv (senza simbolo) era in coalizione. Se ci fossero stati anche in Liguria si starebbe parlando di 3 a 0? Non ci sarà mai la controprova ma l'alleanza ampia vince nelle due regioni in cui si è presentata e Matteo Renzi arriva puntuale come un orologio a sottolinearlo: "Il centrosinistra unito vince. Il centrosinistra diviso perde. Lo dice la matematica da sempre, lo conferma la politica oggi".
Per Schlein le vittoria di Emilia e Umbria sono la conferma dello schema 'testardamente unitaria' a cui lavora, con alterne fortune, da mesi. "E' il segno di una vittoria che è la vittoria della coesione di una squadra e di una coalizione, e anche dell'unità e della coesione del Partito democratico. E' il segno di dove possiamo arrivare quando siamo uniti e compatti attorno a un obiettivo", scandisce la segretaria.
Il racconto della giornata è in due fasi: il festeggiamento a Bologna per la vittoria schiacciante di De Pascale, accompagnato al comitato da Schlein e Stefano Bonaccini, mentre in Umbria il risultato era ancora aperto. "Una bellissima vittoria, una vittoria emozionante quella di Michele De Pascale'', esultava la segretaria del Pd. Una vittoria anche sulle polemiche durissime con il centrodestra sull'alluvione. Il neo governatore chiama subito in causa Giorgia Meloni chiedendo di aprire una fase nuova: "E' stato un anno e mezzo di scontri. Da questa campagna elettorale deve finire la speculazione politica e deve iniziare una nuova collaborazione istituzionale. Io spero, già nei prossimi giorni di poter incontrare la presidente del Consiglio e su questo poter segnare un cambio un cambio di passo", dice De Pascale 'offrendosi' di assumere la "responsabilità" di nuovo commissario alla ricostruzione nei territori coinvolti dalle alluvioni.
Poco dopo i festeggiamenti a Bologna, con il consolidarsi della vittoria in Umbria dai dem, arriva l'annuncio che la segretaria andrà a Perugia al comitato di Stefania Proietti. E qui è attesa per il festeggiamento meno scontato e più importante della tornata elettorale d'autunno. Per il Pd e per lo sforzo unitario perseguito da Schlein. Ma che si vada verso una alleanza strutturale è ancora tutto da vedere. Una risposta dovrebbe arrivare dalla Costituente dei 5 Stelle sabato e domenica a Roma. A cui Conte fa riferimento nella telefonata con Proietti: "Vittoria strepitosa, promesse last minute centrodestra non hanno ingannato gli umbri. Nessun dubbio fossi tu la candidata migliore. Stiamo preparando Nova, siamo in dirittura d’arrivo; non riesco a raggiungerti per festeggiare e abbracciarti, la Costituente mi blocca a Roma". Avs intanto non ha dubbi: "Avanti con alleanza, non dismettere il progetto messo in campo qui in Umbria", dice Elisabetta Piccolotti.
- 20:32 - **G20: Italia aderisce ad Alleanza contro fame e povertà, Meloni ‘noi in prima fila’**
Rio de Janeiro, 18 nov. (Adnkronos) - Nella ‘città meravigliosa’, ma anche “sintesi delle contraddizioni del mondo” (copyright Luis Inàcio Lula da Silva), il G20 dà disco verde all’Alleanza contro la fame e la povertà, iniziativa testardamente voluta dal presidente brasiliano, ‘bandiera’ del summit di Rio de Janeiro, per “porre fine a una vergogna dell’umanità”. Del resto il G20, ha ricordato il ‘padrone di casa’, rappresenta l’85% del Pil mondiale, ed è chiamato a rispondere a numeri che mettono i brividi, ovvero 700 milioni di persone in condizioni di povertà estrema, con l’aggravante che per la metà si tratta di bambini costretti a vivere con meno di 2,15 dollari al giorno, così poco da non riuscire nemmeno a garantire acqua potabile e cibo per sfamarsi.
Mentre gli sherpa continuano a lavorare sulla dichiarazione finale e a sciogliere i nodi delle guerra in Ucraina e Medio Oriente, anche l’obiettivo che sembrava a portata di mano -l’intesa contro fame e povertà- in un primo momento appare vacillare, con uno stop del presidente argentino Javier Milei che sembra volersi tenere fuori anche da questa partita. La ferita si rimargina in tarda mattinata: anche l’Argentina entra nell’alleanza, seppur con alcuni distinguo.
Gli altri Grandi del mondo riuniti nella città carioca non mostrano invece alcun tentennamento. Compresa la premier Giorgia Meloni, che “aderisce convintamente” all’Alleanza voluta da Lula, ricordando, nel suo intervento alla prima sessione di lavori del summit, quanto fatto dal G7 a guida italiana, con l’Apulia Food Systems Iniziative promossa al vertice di Borgo Egnazia.
“Sono convinta che la cooperazione tra G7 e G20, anche e soprattutto su questi temi – avrebbe detto la premier, a quanto si apprende -, possa essere decisiva per trovare soluzioni concrete ed efficaci alla complessità delle sfide del nostro tempo. Sfide sempre più interconnesse, che ci dicono una cosa estremamente importante: i problemi del Sud sono anche i problemi del Nord del mondo, e viceversa”.
Contrastare la fame nel mondo e la povertà, avrebbe sottolineato Meloni, “è certamente una delle sfide più ambiziose e complesse che affrontiamo”. Sfide rese ancor più complicate dalle guerre con cui il pianeta è chiamato a fare i conti. La premier avrebbe fatto riferimento sia all’Ucraina che al Medio Oriente nella prima sessione di lavori del summit, rimarcando come, nella guerra in Ucraina, anche il grano sia stato usato come arma, “come strumento di guerra, colpendo soprattutto le nazioni più deboli”. E ricordando l’impegno di Italia in Medio Oriente per aiutare le popolazioni civili: “l'iniziativa Food for Gaza abbiamo consegnato 47 tonnellate di prodotti di prima necessità”.
Ma la presidente del Consiglio, nel suo intervento, sarebbe tornata anche su temi cari a lei e al suo governo. Come il no agli alimenti sintetici destinati, a suo dire, ad acuire il gap tra Paesi ricchi e poveri. Per contrastare la fame nel mondo, il suo ragionamento, è fondamentale il ruolo della ricerca, “ma voglio essere chiara: non per produrre cibo in laboratorio. Perché significa andare verso un mondo nel quale chi è ricco potrà mangiare cibo naturale e a chi è povero verrà destinato quello sintetico. E non è il mondo nel quale voglio vivere”.
Altro tema battuto con convinzione è quello dell’identità: “se vogliamo raggiungere la sicurezza alimentare, dobbiamo prima di tutto difendere il diritto di ogni popolo e di ogni Nazione di scegliere il modello produttivo e il sistema di alimentazione che reputano più adatto alle proprie caratteristiche”. Ogni Nazione, il ragionamento della premier, ha le sue peculiarità e le scelte non possono che partire dai territori, dalle realtà locali, dalla propria cultura.
“Anche perché un rapporto più forte tra territorio, popolo e lavoro consente anche di ottenere cibo di maggiore qualità e catene di produzione sostenibili. Identità, come sempre, significa ricchezza”, la sua convinzione. Poi a margine dei lavori, i bilaterali con l’indiano Narendra Modi, il principe ereditario dell’Emirato di Abu Dhabi Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan, il presidente della Banca Mondiale Ajay Bangra e il primo ministro canadese Justin Trudeau, per un primo passaggio di consegne della presidenza del G7, con la raccomandazione di non dimenticare l’impegno per l’Africa.
Quanto all’Alleanza contro fame e povertà stretta oggi a Rio, difficile capire se Meloni abbia avuto un ruolo per far sì che anche l’Argentina di Milei rientrasse nella partita. “La presidente parla con tutti…”, si limitano a rispondere da Palazzo Chigi. Domani, terminato il vertice, la premier lascerà Rio per raggiungere Buenos Aires e iniziare la sua visita ufficiale nel Paese guidato da Milei.
- 20:17 - Umbria: Sereni, 'vittoria piena, premiata unità forze progressiste'
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "Una vittoria piena, frutto di una battaglia limpida nella quale si sono confrontate due idee alternative di Umbria. Sono state riconosciute e premiate la competenza, la serietà e l’entusiasmo di Stefania Proietti, le sue capacità amministrative e il suo profilo civico". Così in una nota Marina Sereni della segreteria del Partito Democratico.
"E’ stata premiata l’unità ampia delle forze progressiste e democratiche che si sono riconosciute in un progetto per l’Umbria basato sulle vere emergenze della nostra comunità regionale: sanità pubblica, welfare, lavoro dignitoso, infrastrutture, sviluppo sostenibile, innovazione. Non posso che esprimere soddisfazione anche per l’importante risultato del Partito Democratico che, sotto la guida di Elly Schlein, si conferma il primo partito anche in Umbria".
"Resta la preoccupazione e l’amarezza per l’alta percentuale di astensione, che dovremo continuare a contrastare investendo, anche dal governo regionale come già avviene a Perugia, su nuovi strumenti di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine”.
- 20:09 - Umbria: Graziano, 'due vittorie nette, Pd primo partito grande risultato'
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "Due vittorie nette e importanti che confermano quanto l'unità sia fondamentale e sanciscono un arretramento significativo del centrodestra. Il Partito Democratico si conferma ovunque il primo partito, con dati molto positivi di crescita che testimoniano il valore del lavoro svolto. Auguri a Michele de Pascale e Stefania Proietti, che guideranno rispettivamente l'Emilia-Romagna e l'Umbria. Buon lavoro a entrambi per affrontare le sfide future e costruire un percorso di sviluppo e coesione per le loro comunità". Così il deputato democratico Stefano Graziano.
- 20:08 - Umbria: Ascani, 'Proietti sarà grande presidente, regione volta pagina'
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "Che rumore fa la felicità? Quella degli abbracci che ci si scambia al comitato di Stefania Proietti. Che sarà una grande presidente per un'Umbria che vuole voltare pagina". Così Anna Ascani del Pd sui social.
- 20:03 - Regionali: Furfaro, 'due vittorie nette, quando non si litiga si vince, sia di lezione'
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "Due vittorie emozionanti. Belle, piene, nette". Cosi il responsabile welfare del Pd, il deputato democratico, Marco Furfaro.
"In Emilia-Romagna, i cittadini hanno scelto di continuare ad andare avanti. In Umbria, hanno deciso di riprendere a farlo. Perché quando la tua priorità è prenderti cura delle persone, vincere si può. Quando prendi in mano la bandiera della sanità pubblica contro chi la sta smantellando, le persone ti votano. Quando usi parole chiare per difendere i diritti, a partire da quelli delle donne, la gente sa chi scegliere. Quando invece di litigare e di occuparsi di politicismi si condivide un progetto serio, ci si mette il cuore e ci si occupa della vita vera, i cittadini in te si riconoscono. Sia di lezione, per tutti. C'è un Paese da cambiare e un'alternativa seria da costruire. Andiamo avanti!”.
- 19:53 - G20: Meloni vede Trudeau, passaggio consegne G7, 'mantenere attenzione su Africa'
Rio de Janeiro, 18 nov. (Adnkronos) - Nel corso della sua partecipazione al Vertice G20 di Rio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un incontro con il primo ministro del Canada, Justin Trudeau. Il colloquio, informa Palazzo Chigi, ha permesso di verificare lo stato di attuazione del Piano d’Azione per la cooperazione rafforzata tra Italia e Canada, adottato nel corso dell’incontro dei due leader al Vertice G7 di Borgo Egnazia. A tal proposito, Meloni e Trudeau "hanno espresso soddisfazione per i risultati già raggiunti in questi mesi quali lo svolgimento della prima riunione del Joint Advisory Group sull’intelligenza artificiale, l’adozione di una dichiarazione congiunta sulla cooperazione nel settore dei materiali critici e il rafforzamento della collaborazione tra le rispettive Agenzie spaziali".
Il colloquio, viene inoltre riferito, ha anche costituito un momento di confronto tra la presidenza uscente e quella entrante del G7. In tale ambito, la presidente del Consiglio, nel formulare gli auguri di buon lavoro, "ha espresso l’auspicio di vedere assicurata una continuità di temi e priorità, con particolare riferimento all’attenzione riservata al Continente africano dalla Presidenza italiana".