In relazione all’articolo “La manovra taglia i volontari: aumentano solo nella Misericordia di Giovanardi” pubblicato sul “Fattoquotidiano.it” del 12 luglio 2011 si precisa quanto segue.
La riduzione dei volontari in servizio civile nazionale riferita nell’articolo non è da porre in relazione alla manovra economica attualmente in discussione in Parlamento, considerato che i relativi progetti sono stati approvati e finanziati nell’anno 2010.
Negli anni 2009, 2010 e 2011 sono stati rispettivamente avviati al servizio civile nazionale presso enti operanti nel Comune di Modena n. 62, 12 e 67 volontari, mentre per l’intera Provincia di Modena gli stessi dati ammontano rispettivamente a 188, 28 e 124 volontari.
In entrambi i casi il totale dei volontari è riferito alla somma degli enti iscritti presso la Regione Emilia Romagna e di quelli iscritti presso l’Albo nazionale gestito dall’Ufficio nazionale per il servizio civile
Innanzitutto si rileva che i dati riportati dall’articolo in questione non sono esatti, né se si considera il Comune di Modena, né se si considera l’intero territorio Provinciale.
In secondo luogo, gli enti e le associazioni non richiedono i volontari al Comune di Modena ed i progetti non sono presentati in Consiglio Comunale, ma presso la Regione Emilia Romagna, oppure presso l’Ufficio nazionale per il servizio civile che decidono in base alla qualità dei progetti presentati, alla luce dei rigidi criteri stabiliti dal “Prontuario progetti” approvato con DPCM 4/11/2009.
Attenendosi ai predetti criteri né la Regione Emilia Romagna, né l’Ufficio nazionale per il servizio civile, entrambi autonomi nelle loro valutazioni, decidono sui progetti in ragione della distribuzione territoriale dei volontari, ma solo ed esclusivamente sulla base della corrispondenza degli elaborati presentati con i criteri di valutazione stabiliti nel citato prontuario.
Inoltre, sui progetti presentati presso la Regione Emilia Romagna decide quest’ultima e, quindi, ben poteva finanziare, sempre con fondi statali, progetti da realizzarsi nel territorio del Comune di Modena, oppure stanziare propri fondi come ad esempio la Regione Lombardia, per aumentare il numero dei volontari in servizio, invece di finanziare il servizio civile territoriale organizzato secondo la legge Regionale.
Nella realtà la riduzione dei volontari nel triennio considerato, iniziata peraltro nell’anno 2008, risulta in linea con quella registrata per l’intero territorio nazionale. Soprattutto nelle situazioni di crisi il criterio di assegnazione dei volontari non può essere rappresentato da una più o meno equa distribuzione territoriale degli stessi, ma deve premiare le proposte migliori valutate alla luce dei criteri approvati con il Dpcm innanzi citato, in modo da perseguire un’allocazione ottimale delle risorse disponibili rispetto alle criticità rappresentate dai progetti.
Il Comune di Modena, ad esempio, è iscritto nell’albo della Regione Emilia Romagna la quale ha valutato i progetti presentati dallo stesso e ha ridotto da 38 a 16 i volontari dal 2009, al 2010.
Per quanto riguarda la Croce Blu di Modena, va sottolineato che questo è un ente associato all’A.N.P.A.S, iscritto all’albo nazionale ed al quale lo scorso anno sono stati assegnati 950 volontari, secondo ente in Italia per volontari assegnati, dopo ARCI SERVIZIO CIVILE (1.393 volontari). Che questi non siano stati destinati alla Croce Blu di Modena dipende dai progetti presentati dall’ANPAS stessa e dalla dislocazione di questi sul territorio nazionale.
Anche l’AISM di Modena, così come le Misericordie di Modena, sono iscritte all’albo nazionale per il tramite delle loro rappresentanze nazionali.
Venendo infine all’insinuazione del capogruppo PD Trande, secondo il quale il Sottosegretario Giovanardi sarebbe intervenuto per favorire la sede di Modena delle Misericordie d’Italia, in quanto presieduta dal fratello Daniele, si precisa che lo scorso anno detto ente ha presentato progetti per 2.349 volontari in tutta Italia, dei quali 713 sono stati finanziati. Di questi, 10 volontari, sono andati alla sede delle Misericordie di Modena, pari all’1,4% del totale.
Occorre, infine sottolineare che la sede delle Misericordie di Modena dal 2006 al 2007 durante il secondo Governo Prodi, ha ottenuto per entrambi gli anni 20 volontari. Nell’anno 2008, pur avendo il sen. Giovanardi la delega al servizio civile, la predetta sede delle Misericordie di Modena, nonostante avesse presentato 2 progetti per 20 volontari, non ne ha avuto assegnato alcuno. Nell’anno 2009 ha presentato un progetto per 6 volontari e nel 2010 un progetto per 10 volontari, entrambi approvati e finanziati.
Risulta pertanto evidente la totale infondatezza di quanto affermato dal capogruppo PD al Comune di Modena Paolo Trande, il quale getta ombra sull’operato dell’apposita Commissione di valutazione dei progetti, nominata dal vertice della struttura amministrativa e sull’attività di quest’ultima, il cui operato è ispirato a criteri di piena trasparenza e imparzialità.
Roma, 12/7/201
Il Capo dell’Ufficio Nazionale
Per il Servizio Civile
On. Leonzio Borea
Apprendiamo con piacere quanto l’argomento volontari di Modena – come è giusto che sia – stia a cuore alla presidenza del consiglio dei ministri. Alla quale ricordiamo che il fondo nazionale servizio civile è passato dai 296,1 milioni di euro del 1997 ai 110,8 del 2011. (e.l.)