Sul caso Mondadori, il consigliere giuridico del premier, l’onorevole avvocato Niccolò Ghedini (Pdl) tenta di smarcarsi. “Non sono l’avvocato civilista del presidente”, poi aggiunge “comunque Fininvest immagino percorrerà due vie: o si fa immediatamente ricorso per Cassazione e si chiede la sospensiva, oppure – continua – si da corso al pagamento e io immagino che questo faranno, perché domandare al sospensiva a quei giudici con quello che hanno scritto, sarebbe assolutamente inutile”. “Non è prevista nessuna norma ad hoc nella manovra per stoppare il megarisarcimento di 560milioni di euro”. E sul ruolo di corruttore di Silvio Berlusconi del giudice Metta, riconosciuto per la prima volta, anse se in una sentenza solo civile, dalla Corte di Appello di Milano, Ghedini replica: “Io ho letto quelle 280 pagine e hanno fatto delle ricostruzioni e scritto frasi che si scontrano assolutamente con la realtà. La corruzione – conclude – non c’è proprio, non c’è mai stata e non c’è mai stato danno”.
Servizio di David Perluigi, montaggio Paolo Dimalio

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