Nel bollettino di luglio l'istituto di Francoforte indica la preoccupazione di una propagazione in area Ue oltre a Grecia, Irlanda e Portogallo
“I timori di una propagazione della crisi ad altri paesi dell’area euro oltre Grecia, Irlanda e Portogallo hanno continuato a pesare sul mercato”. L’allarme è nell’ultimo bollettino mensile della Bce, secondo il quale a giugno gli investitori hanno puntato in modo significativo a causa dei timori per la crisi della Grecia. Inoltre, sottolinea la Bce, le politiche di bilancio nell’area euro attraversano “circostanze molto difficili e richiedono un’azione decisa. L’annuncio di misure di risanamento precisate nel dettaglio per il 2012 e oltre – scrive la Bce – è fondamentale per persuadere gli operatori dei mercati finanziari e il pubblico in generale della natura durevole delle politiche correttive”.
Per quanto riguarda la ripresa economica nella zona euro, questa “è in corso” anche se a “ritmi più contenuti” rispetto ai primi tre mesi. Tale moderazione “riflette il fatto che la forte crescita del primo trimestre è riconducibile a fattori straordinari”. La dinamica di fondo dell’attività economica, sottolinea la Bce nel bollettino mensile di luglio, “permane positiva” nell’area dell’euro. Le esportazioni “dovrebbero continuare a essere sostenute dall’espansione economica in atto a livello mondiale”. Allo stesso tempo, aggiunge la Bce, “dato l’attuale grado di fiducia delle imprese nell’area, la domanda interna del settore privato dovrebbe contribuire alla crescita economica”. Tuttavia, sottolinea l’Istituto di Francoforte, “ci si attende che l’attività continui ad essere in certa misura frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in diversi comparti”.