Sto parlando del pane a ciambella in piccole forme. Se da soli, apritene una con attenzione per farcirla con un avanzo di peperonata assolutamente fredda per aver riposato tutta la notte nel vostro frigorifero. Peperonata di peperoni italiani gialli e rossi in una proporzione 4 a 1. Il corno di bue di Carmagnola perfetto, ma ognuno di voi conoscerà le proprie meraviglie territoriali.
Il giorno prima avrete soffritto un’enorme quantità di cipolle rosa in abbondante olio fino al color bronzo, per poi aggiungervi listarelline di peperoni precedentemente e garbatamente sbruciacchiate sotto un potente grill fino al loro raccattorciarsi. Stufate poi il tutto, aggiungendo un non-niente di pomodoro fino a far raggiungere ai peperoni una svenevole morbidezza. Mai in ogni caso la peperonata va mangiata calda, prevedendo sempre di metterne via una parte per il giorno successivo. Una volta fredda, aggiungete basilico tritato, che potrete riaggiungere durante la farcitura. Se avete piccoli capperi ben dissalati, buttatene una manciatina, facendoli soffrire nell’olio insieme alle cipolle, prima dei peperoni.
Una volta immersi, aiutandovi con la carta argentata nella quale avrete accartocciato la ciambella farcita, prima del primo morso, se in mare, volgete lo sguardo all’orizzonte, se in un lago verso il cielo, se nel fiume verso valle. La conseguente sbrodolatura che correrà dalle vostre mani fino ai vostri avambracci sarà risolta da un successivo pacato nuoto con cui, senza alcuno sforzo, vi farete cullare dalle fresche acque, lontani da questa calura estiva, facendovi godere di questo cibo che nessun spiaggiato ombrellone vi consentirebbe di apprezzare al meglio. Così rinfrescati, lontani da ogni materna idea di congestione, sarete colpiti da un assoluto senso di privilegio.