”Per convincere i mercati che l’Italia è credibile c’è bisogno di più che di un pacchetto di austerità. Roma deve mandare un chiaro messaggio di intenti. Idealmente, questo potrebbe essere la rimozione di Silvio Berlusconi, primo ministro, e la sostituzione del suo esecutivo con un governo di tecnocrati”. E’ quanto scrive oggi il Financial Times in una editoriale, non firmato, contenuto nella rubrica “Senza paura e senza favori” della pagina dei commenti che curiosamente ha lo stesso titolo di una settimana fa: “Preservare la credibilità di bilancio dell’Italia”.
”In un mondo ideale – spiega il Financial Times – un primo ministro dai comportamenti imprevedibili come Berlusconi andrebbe a casa”, sottolineando “che il tentativo del Premier di inserire nella manovra la cosiddetta norma salva-Fininvest, mettendo a repentaglio la credibilità di bilancio del Paese pur di proteggere il proprio patrimonio, è stata una cosa ignobile, inqualificabile”.
Nell’editoriale il quotidiano scrive che “da quando è iniziata la crisi dei debiti sovrani in Europa, l’incubo più ricorrente tra i leader Ue è che il contagio possa avvolgere anche l’Italia. Nelle ultime settimane la possibilità che ciò avvenga è aumentata drammaticamente. Quindi che se Roma vuole salvarsi deve agire con decisione e tempestività”.
Negli ultimi giorni i costi per finanziarsi sono lievitati notevolmente, prosegue il quotidiano, l’Italia potrà sopportare tali costi solo per un breve periodo di tempo. Infatti, qualsiasi dubbio sulla sostenibilità del debito italiano potrebbe pesare sulla raccolta dei finanziamenti da parte delle banche italiane. Una eventualità del genere potrebbe materializzarsi prima di quanto si pensi, scrive l’Ft, e come dimostra l’esempio dell’Irlanda, una volta persa la fiducia dei mercati, diventa quasi impossibile per un Paese riguadagnarsela. Per evitare tutto questo “urgono misure drastiche, audaci” e che vanno oltre l’austerità.