In particolare la costruzione del palazzone viene giudicata sbagliata perché costerà 500 milioni di euro e stravolgerà il paesaggio del capoluogo piemontese mentre “Intesa San Paolo sta tagliando 3000 posti di lavoro”.
Giorgio, Paolo, Gippo, Marco, Livio, Dario e Federico, questi i nomi degli occupanti, hanno deciso di restare sulla gru “per estendere il confronto sulla protesta No Gratt – No Tav in rete”.
Appuntamento domenica 17 luglio alle 11:30 sotto la gru in corso Inghilterra angolo corso Vittorio per una conferenza stampa. Per tutti gli altri c’è il sito nongrattiamoilcielo.org