Una pagina facebook che in due giorni ha collezionato oltre 230mila “mi piace”. Eppure la Rete, a sole 48 ore dal lancio, pare essere più fredda e critica nei confronti di Spidertruman, l’utente anonimo che dice di essere un ex portaborse precario che da sabato ha iniziato a pubblicare i privilegi della Casta. Nessuna notizia in realtà, niente scoop. Perché finora ha solo rilanciato quanto pubblicato da precedenti inchieste giornalistiche. Oltre ai contenuti già noti sugli sprechi della politica, dalle auto blu alle tariffe telefoniche agevolate, a motivare il calo di popolarità sul web si sommano 20 ore di silenzio e l’anonimato dietro cui è ancora trincerato. Un silenzio che è stato rotto solo qualche minuto fa da un post sul permesso ztl che funge da “immunità stradale” e dalla promessa di svelare a breve “la caccia a SpiderTruman che si sta consumando in queste ore nei corridoi di Montecitorio”.
“SpiderTruman mi pare un fenomeno estivo, la classica fiammata destinata a esaurirsi nel giro di qualche giorno”, commenta Juan Carlos De Martin, responsabile italiano del progetto Creative Commons e coordinatore dell’Internet Media Research Group presso il Politecnico di Torino. “Le informazioni che questo anonimo ha messo in circolazione erano già note, basta leggere La Casta di Gianantonio Stella e Sergio Rizzo. Nulla di nuovo per ora”. E per questo, secondo De Martin, la Rete ha reagito mettendo in campo gli anticorpi in grado di ridimensionare la portata del fenomeno. “Gli utenti hanno iniziato a dubitare della consistenza etica e intellettuale del personaggio. La pagina facebook, infatti, come ha scritto anche Arianna Ciccone su Valigia Blu, sembra molto strana. “E’ più una piattaforma di riciclaggio di notizie”.
Non si tratta quindi di “freddezza della Rete”, ma di una “salutare espressione di controllo sui contenuti e di valutazione” del personaggio che, alcuni, ritengono essere un troll. Eppure, visto che parliamo di comunicazione 2.0, il silenzio di Spidertruman per tutta la giornata di ieri può avere insospettito ulteriormente gli utenti? “Non credo”, conclude De Martìn. “Ci si domanda quale sia il ritorno economico e commerciale di questa operazione perché non sappiamo se dietro l’identità digitale si nasconde una persona maldestra o un individuo con qualcosa di importante da dire”.
Aumentano i dubbi e le perplessità, ma gli utenti discutono della valanga di “like” e followers dai blog ai quotidiani. E c’è anche chi, come Paolo Attivissimo, spiega che la diffidenza nei confronti di SpiderTruman rappresenta il rischio “di distrarsi con la caccia al messaggero in modo da non doverne ascoltare il messaggio”. Intanto Il Popolo Viola annuncia una manifestazione di due giorni fissata a Roma per il 10 e 11 settembre. Date che non coincidono però con quanto anticipato ieri da Antonio Di Pietro che oggi su facebook scrive: “Scendiamo in piazza alla fine di settembre per una manifestazione nazionale. Se continueranno a difendere i loro privilegi, bocciando in Parlamento le nostre proposte per l’abolizione delle province, vitalizi, auto blu, ci sarà una ribellione sociale senza precedenti”. Basta Casta a settembre, dunque. Ma online SpiderTruman ha già preparato gli umori, anche se nei commenti lo accusano di “avere scoperto l’acqua calda”.