Volete la prova empirica che Silvio Berlusconi è un dittatore? In fondo è semplice. Senza nessun pregiudizio, senza nessun pensiero preventivo. Proviamo a fare qualche domanda e dare qualche risposta.
Se Silvio Berlusconi non fosse un dittatore si sarebbe già dimesso? Certo che sì. Se Berlusconi non fosse un dittatore avrebbe retto l’urto degli scandali sessuali? Certo che no. Se Berlusconi non fosse un dittatore avrebbe potuto trasformare la menzogna in verità, i mafiosi in eroi, i disonesti in onesti?
E ancora. Se Berlusconi non fosse un dittatore non si dimetterebbe per il bene del proprio paese? Certo che sì. E se non fosse un dittatore il suo partito non lo costringerebbe alle dimissioni? Certo che sì. Se Berlusconi non fosse un dittatore avrebbe imposto il “signorsì” come unico dialogo dentro il Pdl? Ovviamente no. Se Berlusconi non fosse un dittatore avrebbe retto tutti questi anni? Ovviamente no. Se Berlusconi non fosse un dittatore utilizzerebbe i suoi giornali – con annessa “macchina del fango” – con fini politici? Ovviamente no.
Se Berlusconi non fosse un dittatore cercherebbe di evitare i processi? Se Berlusconi non fosse un dittatore cambierebbe le leggi a suo piacimento? Se Berlusconi non fosse un dittatore avrebbe fatto politica? Se Berlusconi non fosse un dittatore avrebbe bisogno di occupare i mass media?
Aggiungete le domande che volete. La risposta sarà sempre la stessa. Sì, Berlusconi è stato ed è un dittatore. Perché il suo potere non deriva dal consenso, deriva invece dalla sua capacità infinita di pagare tutto ciò che c’è da pagare. Berlusconi è un dittatore perché il suo potere non ha nulla di politico e tutto di economico. Berlusconi è un dittatore perché pensa di essere il proprietario dell’Italia. Oltre le regole della democrazia. Oltre le regole del buon senso. Oltre le regole della civiltà.