“Sappiamo cosa è successo a Genova nel 2001. Ciò che va raccontato oggi è il modo in cui si è cercato di nascondere la verità nel decennio successivo”. Lo sostiene Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa social forum nel luglio del 2001 e autore, con Lorenzo Guadagnucci, di ‘L’eclisse della democrazia’ per Feltrinelli. “I quasi nove anni di processi seguiti ai giorni di Genova sono stati un vero e proprio calvario”, spiega Agnoletto, che nel libro ripercorre i fatti della scuola Diaz, la “macelleria messicana” della caserma di Bolzaneto, ma soprattutto gli episodi che hanno trasformato le vicende giudiziarie in uno scontro tra magistratura e forze dell’ordine. “Scontro che non ha mai visto la politica schierarsi dalla parte delle vittime – accusa Agnoletto – registrando piuttosto la promozione di tutti i dirigenti giudicati colpevoli”. Condannato anche l’allora capo della polizia Gianni De Gennaro, oggi alla testa dei Servizi segreti, per istigazione alla falsa testimonianza. Il pm Enrico Zucca, uno dei pubblici ministeri che si occuparono dei pestaggi alla Diaz, ricorda che De Gennaro cercò di auto-assolversi per “incompatibilità personale con il capo d’accusa”. Il libro di Agnoletto e Guadagnucci, che fu vittima dei pestaggi della polizia la notte del 21 luglio 2001, è introdotto dai ringraziamenti agli autori dello scrittore Andrea Camilleri. “Ho sempre sostenuto che per me il G8 di Genova è stato una sorta di prova generale – scrive Camilleri – un tentativo di golpe da parte della destra che fortunatamente è andato fallito”. Video di Franz Baraggino
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G8 Genova, Agnoletto: “Dieci anni di eclissi per la democrazia”
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