Sette vittime e oltre dieci feriti. Questo il bilancio dello scoppio di un auto-bomba che si è verificata oggi pomeriggio a Oslo nella sede del Vg, il maggiore quotidiano norvegese. La bomba è stata rivendicata da un sito jihadista che però smentisce. Secondo la polizia non si tratta di terrorismo islamico
La polizia non è in grado di confermare le notizie di quattro vittime nel campus. Secondo una testimonianza raccolta dalla tv di Stato, sulla spiaggia dell’isola ci sarebbero addirittura una trentina di cadaveri. Per l’attacco di Utoya è stato arrestato un uomo di carnagione bianca, alto un metro e 90, in apparenza norvegese. Dopo l’esplosione nel centro di Oslo, il portavoce dell’ospedale universitario ha riferito di dieci persone ricoverate, alcune ferite gravemente. Il Guardian ha pubblicato un video registrato con un cellulare di una seconda potente esplosione, visibile da alcuni edifici in fondo alla strada devastata dalla prima bomba.
E’ ancora incerto il bilancio della sparatoria di Utoya, in cui sarebbero rimaste ferite almeno cinque persone. Intanto nel centro di Oslo, dove è stato schierato l’esercito, sono state evacuate la stazione centrale e le sedi dei principali media locali. Evacuati anche almeno due centri commerciali. Dopo gli attacchi è arrivata una rivendicazione sul web, di incerta attendibilità. Gli attentati avvenuti a Oslo sono “solo l’inizio”, si legge sul forum jihadista ‘Shmukh’ da Abu Sulayman al-Nasir del gruppo Ansar Jihad al-Alami, “Sostenitori del Jihad globale”. “E’ giunto all’Europa un altro messaggio dai mujaheddin” che non rimarranno “con le mani in tasca” davanti alla “guerra” degli Occidentali “contro l’Islam e i musulmani”. Oggi il bersaglio e’ stata la Norvegia, prosegue il messaggio, colpevole di partecipare al conflitto in Afghanistan e di aver insultato il profeta Maometto. “Dopo la battaglia di Stoccolma avevamo minacciato di condurre ulteriori operazioni” e “avevamo invitato gli stati europei a ritirare i loro eserciti dalle terre afghane”, afferma al-Nasir, che lancia un ulteriore avvertimento agli “europei: eseguite le richieste dei mujaheddin poiche’ cio’ che avete visto è solo l’inizio. Verranno attacchi ben piu’ grandi”.
Il premier norvegese Jens Stoltenberg, parlando da un luogo segreto che ha detto di non voler rivelare per motivi di sicurezza, ha affermato che “e’ troppo presto per parlare di attacco terroristico” e che ancora non si conoscono i colpevoli di quanto accaduto. Stoltenberg ha comunque ammesso che “ci troviamo davanti ad una situazione grave” e ha convocato per stasera una riunione d’emergenza del suo governo.