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Cecchi Gori arrestato per bancarotta

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Il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori è stato arrestato di nuovo. I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito nei confronti dell’imprenditore un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta, disposta dal Tribunale capitolino, su richiesta dei sostituti procuratori della Repubblica di Roma, Stefano Fava e Lina Cusano, coordinati dal procuratore aggiunto Nello Rossi.

Cecchi Gori è stato arrestato nel contesto delle indagini riguardanti il fallimento della Fin.Ma.Vi spa. e di altre società del gruppo. Dalle indagini è emerso che il noto imprenditore cinematografico aveva distratto i beni facenti parte del patrimonio sociale della Fin.Ma.Vi. con un passivo fallimentare pari a circa 600 milioni di euro, attraverso strumentali operazioni di finanziamento a favore di altre società a lui riconducibili, tra cui due società statunitensi: la Cecchi Gori Pictures e la Cecchi Gori Usa. Proprio queste due società americane, nel marzo del 2011, hanno vinto una causa legale intentata negli Stati Uniti nei confronti della Hollywood Gang Production del produttore italo-americano Gianni Nunnari. Il Giudice della California ha pertanto ordinato alla società di Nunnari di corrispondere alle due società americane di Cecchi Gori la somma di circa 14 milioni di dollari, immediatamente sottoposta a sequestro dal Tribunale di Roma, per metterla a disposizione della procedura fallimentare per la soddisfazione dei creditori della Fin.Ma.Vi. La somma non è però mai stata resa disponibile alla custodia giudiziaria, e, secondo gli inquirenti, il produttore ha tentato anche attraverso propri emissari negli Stati Uniti, di entrare in possesso del denaro oggetto del provvedimento di sequestro, così reiterando le condotte distrattive già poste in essere.

Vittorio Cecchi Gori era già stato arrestato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma nel giugno del 2008 nell’ambito del procedimento penale scaturito a seguito del fallimento della SAFIN, società cinematografica controllata dalla FIN.MA.VI.

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