E’ “auspicabile un voto libero da steccati ideologici, convergente su un impegno solidale, specie quando da ogni parte sale l’auspicio che un politicismo astratto non finisca per coinvolgere anche il ruolo di una Commissione espressa dal Parlamento in nome di un interesse generale, da perseguire con modalità non strumentali, ma corrispondenti a un reale e condiviso impegno democratico”. Lo afferma, in merito all’Atto di indirizzo sul pluralismo dell’informazione, il presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, Sergio Zavoli, in un documento, reso noto oggi, inviato il 19 luglio ai componenti della Commissione stessa, riunita oggi appunto per affrontare la materia.
Nel testo, Zavoli esorta poi a “percepire tutti, nel corso del nostro lavoro sul pluralismo, il pericolo di un allontanamento dall’obiettivo originario della discussione, ad esempio quando il documento tuttora sottoposto al nostro esame va inoltrandosi in proposte di carattere gestionale che toccano l’articolazione dei palinsesti, coinvolgendovi aspetti organizzativi e operativi. Sarebbe, a mio avviso, al di fuori di un ragionevole statuto il voler gestire, insieme, l’indirizzo e le sue forme applicative”.