Una forte scossa di magnitudo 6,4 della scala Richter ha oggi fatto nuovamente tremare la regione di Honsu, nel nord-est del Giappone, la stessa devastata dal sisma che, assieme a un maremoto, lo scorso 11 marzo ha provocato 23mila tra morti e dispersi e il disastro collaterale nella centrale nucleare di Fukushima.
Non vengono segnalati danni né a cose né a persone e le autorità non hanno fatto scattare nessun allarme tsunami. La scossa, secondo quanto hanno riferito diversi testimoni, è stata distintamente avvertita anche a Tokyo, soprattutto da chi si trovava ai piani alti degli edifici.
Secondo l’Usgs, l’Istituto americano di geofisica, il fenomeno è stato registrato alle 03:54 di domenica (le 20:54 italiane di ieri). L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 43,5 chilometri al largo della prefettura di Fukushima e 186 chilometri a nord-est di Tokyo.
Le autorità nipponiche hanno fatto sapere che non sono state registrate anomalie di sorta nelle centrali di Daiichi, Daini e Fukushima. Lo scorso marzo, quest’ultima aveva subito gravi danni al sistema di raffreddamento e si era verifata una fuoriuscita di materiali radioattivo.
La polizia della regione di Honsu ha reso noto di non avere ricevuto segnalazioni di vittime o di danni in seguito alla nuova scossa.
Gli eventi tellurici sono frequenti in Giappone che, a causa della sua posizione geografica alla confluenza di due placche, è teatro di almeno il 20 per cento dei terremoti di magnitudo 6 o superiore registrati ogni anno nel mondo. Quello dell’11 marzo aveva toccato una magnitudo di 9,0, una delle più alte mai registrate in assoluto.