La maggioranza del consiglio comunale di Rimini ha bocciato una proposta di delibera consiliare che chiedeva la creazione di un tavolo tra cittadini e istituzioni su salute e balneazione. A promuoverla Daniele Arduini, uno dei 3 consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, che ha raccolto un appello lanciato dalle associazioni Luca Coscioni Rimini e Medici per l’ambiente a Comune, Provincia, Ausl, Arpa, Capitaneria di porto, prefettura, ordine dei medici e operatori del settore della balneazione.
Nell’appello si legge: “Vista la continua presenza di cittadini e bagnati forestieri, ignari del fenomeno locale degli scarichi a mare e delle relative aree interdette temporaneamente alla balneazione si chiede l’attivazione del decreto legislativo 116/2008 che cita all’art. 14: “Le autorità competenti, ciascuna per quanto di competenza, incoraggiano la partecipazione del pubblico e assicurano che gli siano fornite opportunità di informarsi sul processo di partecipazione, e di formulare suggerimenti, osservazioni o reclami, in particolare per la preparazione, la revisione e l’aggiornamento delle acque di balneazione”. Poco dopo l’art. 15 chiarisce quale sia il dovere dell’amministrazione comunale: “I comuni assicurano che le seguenti informazioni siano divulgate e messe a disposizione con tempestività durante la stagione balneare in un’ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione”.
In consiglio comunale Daniele Arduini ha ricordato che dopo le ultime piogge “ci sono 3 km di acque di balneazione oggetto di divieto temporaneo”, conseguenti all’apertura di 10 sfioratori di piena. E allora –si chiede- se “la tutela della salute dei bagnanti è veramente la priorità, perché non diventiamo i promotori di una corretta informazione? Così facendo potremmo distinguerci da altre località che hanno un mare peggiore. Rimini – continua Arduini- è nella condizione di diventare il Comune pilota da prendere come esempio virtuoso dell’applicazione della legge 116, esattamente come lo è Arpa, con il sito di informazione sulle acque che ha ottimamente realizzato. Manca però tutta l’attuazione della normativa riguardante l’informazione ai cittadini sulla costa: ci sono ancora tante persone in acqua nei momenti di divieto e dubito che mentre fanno il bagno ne siano consapevoli”.
Alla proposta dei grillini, i 27 consiglieri presenti hanno reagito dichiarandosi contrari in 14, 9 a favore e 4 astenuti, tra questi ultimi il sindaco Andrea Gnassi.
L’assessore all’ambiente Sara Visintin oggi spiega che “il voto contrario è da imputarsi solo a una questione di metodo, poiché c’è accordo di tutte le parti in causa sul contenuto dell’iniziativa. Abbiamo bocciato la proposta dei 5 Stelle, perché l’amministrazione si sta già muovendo su un tavolo partecipato più ampio, che non riguarda solo la balneazione. Vorremmo coinvolgervi più enti, tra cui Arpa, Ausl e altre associazioni legate alla tutela delle acque e del mare, oltre alla Luca Coscioni. A metà della prossima settimana è stato fissato il primo incontro”.
“Ci hanno votato contro dicendo che è già stata fissata una data per discutere del tavolo”, replica Arduini. Intanto avrebbero potuto approvare la nostra proposta di delibera, facendo in modo che potesse avviarsi l’iter amministrativo, poi il consiglio comunale, dopo il passaggio alla commissione “Territorio, ambiente, mobilità”, avrebbe potuto fare, in corso, tutte le modifiche del caso”.
“Non c’è nulla di nero su bianco –ammette Visintin- ma non ci sarebbe stato comunque se avessimo accolto la proposta di Arduini. Tra tempi tecnici e interruzione di agosto se ne riparlerà a settembre”.
A settembre la stagione balneare sarà già conclusa, con buona pace di quei bagnanti ignari che hanno sguazzato nei liquami. Certo la nuova giunta comunale non poteva fare miracoli nello scarso tempo che ha avuto a disposizione, ma ora è necessario un segnale di discontinuità con la linea tracciata in passato. Lo sdoppiamento della rete fognaria e un’informazione capillare e partecipata sulle condizioni del mare sono ormai scelte urgenti e ineludibili.