Come previsto, il piano in due tempi dei repubblicani per l’innalzamento del tetto del debito Usa è passato alla Camera dei Rappresentanti con 218 voti a favore e 210 contrari, ma è stato successivamente bocciato al Senato, controllato dai Democratici, con 59 voti contrari e 41 a favore.
Il presidente Barack Obama si era detto contrario al piano in due tempi presentato da John Boehner ritenendo che avrebbe prolungato l’incertezza per altri sei mesi e arrecato danni probabilmente non solo con il rating creditizio, ma anche con tassi di interesse per i consumatori e le imprese. Ora Washington si prepara a un lungo weekend di dibattito e amara disputa partigiana mentre la più grande economia del mondo è di fronte alla prospettiva di default la prossima settimana.
Il leader della maggioranza democratica al Senato, Harry Reid, è al lavoro su un piano che prevede una nuova ipotesi di compromesso.