Le rivolte sono state innescate dai ritardi nelle pratiche per la concessione dell'asilo politico. Il caos intorno ai centri di accoglienza è andato avanti tutta la giornata, con strade e ferrovie bloccate
Bilancio ancora più pesante intorno al Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) di Bari Palese: 60 feriti e 30 fermati. Dei feriti, secondo le forze dell’ordine, cinquanta sono agenti dei Reparti mobili di Bari e di Taranto e militari del Battaglione Puglia. Gli incidenti, ha commentato il presidente della Regione Nichi Vendola, “sono il frutto avvelenato della disperazione di chi, dopo lunghi viaggi della speranza in fuga da guerra, persecuzioni e fame, si vede negata la possibilità di un futuro di accoglienza”.
A Bari Palese, la protesta è scoppiata di mattina presto. Prima la protesta, poi la sassaiola, quindi la guerriglia. Il tutto in poche ore lungo la tangenziale. Protagonista un gruppo d’immigrati armati di spranga che hanno bloccato la statale 16 bis e i binari nei pressi del centro. I manifestanti hanno anche assaltato un autobus di linea che è stato bloccato e danneggiato a sassate.
Sulla tangenziale ci sono stati tentativi di blocchi con copertoni e bidoni dati alle fiamme; carabinieri e Polizia sono intervenuti e ci sono state cariche per tentare di disperdere i manifestanti che hanno lanciato sassi. Una troupe televisiva di Telenorba è stata oggetto di una sassaiola da parte di alcuni immigrati . La situazione è tornata alla normalità nel corso della giornata.