GERUSALEMME – La protesta degli indignados israeliani si espande (leggi l’articolo di Joseph Zarlingo). Sabato sera in 150mila si sono dati appuntamento in undici città israeliane. La manifestazioni più grandi sono state a Tel Aviv, Gerusalemme e Beersheva. La protesta cresce tra le tende che i manifestanti hanno piazzato nel centro delle maggiori città israeliane. Gerusalemme è uno dei luoghi più cari al mondo, accusano i manifestanti. Gli studenti affittano piccole stanze a prezzi esorbitanti e le giovani coppie non possono permettersi di acquistare un appartamento. Il primo ministro Netanyahu ha lanciato un piano per la costruzione di 10mila alloggi per studenti in tutto Israele, ma questo non basta ai dimostranti che con i loro slogan chiedono: “Giustizia sociale, non carità”. Di Cosimo Caridi e Andreas Mazzia