Una bella notizia questa volta la diamo noi. Le preferenze musicali del nostro canterino primo ministro Berlusconi sono in netto miglioramento. Ciò è quanto si mormora al Bistrot di Marie, la trattoria più chic di Saint-Remy-de-Provence, frequentata da Karl Lagerfeld e Carolina di Monaco (e con questa precisazione mondana offro il fianco ai miei adorati troll!), dove è di casa anche Charles Aznavour, il quale, da quando ha incominciato la produzione di olio d’oliva (che ovviamente porta il suo nome), trascorre in Provenza la maggior parte del suo tempo libero.
Charles è talmente di casa al Bistrot de Marie che ha introdotto nel menù un piatto gitano a lui caro, la Chichoumaille, una sorta di parmigiana di melanzane in salsa provenzale.
Bene, torniamo alla notizia. Berlusconi è uno che non bada a spese, si sa, e i commensali del Bistrot sanno pure che il cachet di Charles per un concerto privato sia di duecentocinquantamila euro (sempre che abbia voglia di farla una serata). Berlusconi non ha battuto ciglio e ha fatto volare Charles, ottantasette anni portati con brio, per una serata en grandeur. Il cachet è salato, ma l’artista, di origini armene, canta in sette lingue, compreso il russo, il tedesco e il giapponese. Rimane solo l’incertezza su quale residenza abbia ospitato la seratina musicale.
È più di una certezza, invece, che abbia dedicato a B. la sua canzone preferita, ‘Io sono un istrione’. Cosa dire? Da Apicella ad Aznavour, dal menestrello casereccio all’ultimo dei grandi chansonnier, il salto di qualità del primo ministro pare evidente. Speriamo che faccia da preludio a continui miglioramenti, sia nelle frequentazioni femminili che nelle scelte dei suoi alleati politici. Ma anche no, par di capire, dopo l’ultima ‘elegante cena’ tenuta domenica scorsa ad Arcore.
P.S. Non dite a Berlusconi che Charles spesso e volentieri si alza e dedica ai commensali di Le Bistrot de Marie un paio di canzoni. Accompagnato dalla chitarra di Chico dei Gipsy Kings. E pure gratis. (altro che Apicella!)
di Januaria Piromallo