Berlusconi nega ogni responsabilità del governo per la difficile situazione economica e finanziaria dell’Italia. Dice che i mercati “non valutano la nostra solidità”. Ma proprio mentre sta per concludere il suo discorso alla Camera, una dura stoccata al Cavaliere arriva da Sergio Marchionne. Che sulla crisi non ha le stesse idee del premier e dagli Stati Uniti sottolinea la necessità per il Paese di una leadership più forte.

”Sto con Giorgio Napolitano: è arrivato il momento della coesione – dice l’amministratore delegato di Fiat -. Non ci possiamo più permettere questa confusione”. E’ un fiume in piena Sergio Marchionne: “Abbiamo un grande problema di credibilità del Paese – dice -. Serve una leadership in grado di recuperare la coesione. Ovviamente non tocca a me fare nomi, non è il mio mestiere. Ma il mondo non capisce la nostra confusione, non capisce cosa accade in Italia e tutto ciò ci danneggia moltissimo. C’è chi ha compiuto anche scorrettezze nella sua vita quotidiana. In altri paesi sarebbe stato costretto a dimettersi immediatamente. Invece da noi non succede nulla”. Qual è la sua ricetta? “Serve una leadership impegnata nel fare, nel risolvere i problemi in modo credibile. Poi la gente non è fessa, farà la sua parte e la seguirà…”.

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