“Non possiamo andare tutti in vacanza e parlare a settembre” della crisi. “Pensiamo che il governo e il parlamento debbano continuano a lavorare”. Il leader di Confindustria Emma Marcegaglia non usa mezzi termini e bacchetta l’esecutivo: “La gravità del momento non consente pause”. Al termine del vertice di questa mattina in cui le parti sociali hanno chiesto al governo di affrontare “con la massima determinazione, senza cercare scuse o scappatoie la crisi economica”, Marcegaglia ha sintetizzato la posizione espressa dalle partito sociali.
“Abbiamo voluto dare con forza il segnale di emergenza e urgenza e di una straordinarietà della situazione”, ha detto il leader di via dell’Astronomia. Riguardo alle polemiche di questi giorni sulle ferie del Parlamento, Marcegaglia ha puntualizzato: “Ci è stato detto che il governo lavorerà in queste settimane su questi punti per arrivare a settembre con un pacchetto di misure, ma non sappiamo se in modo formale o informale”. Marcegaglia ha comunque accolto con soddisfazione le rassicurazioni del governo. “Si è aperto un negoziato, l’agenda è stata condivisa”, ha detto. “Aspettiamo di capire come si muoverà nei prossimi giorni”. Tra le proposte avanzate anche nuove iniziative per la lotta all’evasione fino alla “limitazione dell’uso del contante” suggerita proprio da Marcegaglia.
Silvio Berlusconi, al termine dell’incontro, si è detto fiducioso. “Non c’è stata nessuna voce di dissenso dettata da fatti ideologici, c’è stato un grande coinvolgimento e una grande voglia di collaborazione e un apprezzamento per l’atteggiamento del governo”, ha detto il premier. Ma è stato Paolo Romani a impegnarsi a nome del governo. “Ci siamo presi l’impegno di lavorare ad agosto sulle tante proposte avanzate e sulle molte risposte che siamo in grado di dare per rivederci ai primissimi di settembre per un confronto serrato per arrivare al patto per la crescita”, ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, precisando che “non ci saranno atti concreti in questo mese”. Il governo, ha spiegato il ministro, ha fatto un riassunto finale dei temi che sono stati proposti”, che rappresenta “la risposta ai punti presentati” nel documento delle parti sociali”.
“Questo agosto – ha ribadito il ministro – faremo tutti quanti poche vacanze, lavoreremo sulle tante proposte, alcune sono anche in cantiere e sono anche in fieri, molte hanno scadenze immediate”, ma “non non ci saranno atti concreti”, puntualizza Romani interpellato sull’ipotesi di un anticipo della manovra.
Di fatto il documento congiunto presentato oggi dalle parti sociali all’incontro con il governo, è stato presentato da Marcegaglia. “Il momento è grave. Va affrontato con la massima determinazione, senza cercare scuse o scappatoie”, recita il testo. Sono anni che tutti noi chiediamo misure per la crescita. Sono anni che chiediamo meccanismi per sbloccare gli investimenti pubblici e privati. Sono anni che chiediamo di modernizzare la pubblica amministrazione per lasciare più spazio all’iniziativa imprenditoriale e al mercato e di ridurre i confini dello Stato. Sono anni che chiediamo misure vere di liberalizzazione per eliminare posizioni di rendita e restituire efficienza ai servizi. Ora siamo a un bivio. Occorre un drastico programma per rilanciare la crescita. Un programma da attuare subito”.