”Da fenomeno raro, la pedofilia è passata ad essere considerata una grave emergenza; ma l’altro aspetto fondamentale connesso alla pedofilia è la produzione di falsi abusi”. E’ questo l’allarme lanciato da Carlo Giovanardi che ha risposto per iscritto a un’interrogazione di Emerenzio Barbieri (Pdl) sulla vicenda dei coniugi Covezzi di Massa Finalese (Modena). Nel ’98 il tribunale sottrasse alla coppia 4 figli accusandola di pedofilia. I Covezzi furono condannati in primo grado, assolti in un procedimento penale connesso e ora in attesa della sentenza d’appello. Nel frattempo non hanno mai potuto rivedere i figli.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ribadisce la necessità di combattere un fenomeno che “suscita rabbia, disgusto e ripugnanza e che la comunità scientifica non è ancora giunta a comprendere e a spiegare in senso globale”. Giovanardi mette però il dito in una nuova piaga nata in seguito alla lotta alla pedofilia. “La diffusione incontrollata di ogni genere di informazione e notizie al riguardo ha prodotto anche molta confusione e approssimazione. Si può parlare di danni collaterali prodotti da tutte quelle suggestioni, contaminazioni, psicosi, imperfezioni d’apparato, di procedura e di sistema che producono i falsi abusi”.

“Ne è piena – conclude Giovanardi – la cronaca giudiziaria degli ultimi decenni, ma alcuni è bene sempre ricordarli perché rappresentano un esempio indimenticabile, un monito per tutti gli addetti ai lavori, uno stimolo per la classe politica”.

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