A leggere i dati del botteghino dell’ultima settimana per Stati Uniti e Canada, viene da piangere. Guidano infatti a pari merito la classifica dei film più visti al cinema con circa 36,2 milioni di dollari l’uno, l’assurdo kolossal Cowboys and Aliens, del regista Jon Favreau, e The Smurfs (I puffi) di Raja Gosnell, entrambi appena usciti. Terzo, distanziato, l’altro kolossal del fumetto di quest’anno, Captain America: the First Avenger(Captain America: il primo vendicatore) con 25,5 milioni di dollari in questa settimana e 117,4 milioni in due settimane.
La prima pellicola, Cowboys and Aliens, appartiene a quel genere di progetti che mai nessun produttore italiano deciderebbe di finanziare (ma un italo-americano sì: Bob Orci). Non bastano i nomi di attori di richiamo – uno per tutti, Harrison Ford, classe 1942 e sempre meno credibile come “uomo d’azione” -, la trama e l’idea centrale è di quelle che fanno esplodere il pubblico non statunitense in grosse risate di scherno già durante il trailer, con l’idea di ambientare un film di fantascienza con l’immancabile mostro cattivo che viene dallo spazio in un set da Far West e la somma di tutti i cliché possibili che vi vengano in mente relativi ai due diversi generi. Il prodotto finale non può che essere un ibrido troppo postmoderno, dunque un ibrido da rabbrividire, e forse anche per questo l’uscita del film in Italia è stata posticipata al 14 ottobre.
La seconda pellicola, invece, nel suo genere convince un poco di più: I puffi in 3D è il classico filmone animato della Sony, pensato per coinvolgere il pubblico de’ più piccini, come lo chiamava l’indimenticato Rokko Smitherson, e i loro genitori. In Italia arriverà il 16 settembre. Il New York Times lo ha recensito in modo benevolo: “un film sorprendentemente tollerabile per gli adulti“, grazie a una serie di ambientazioni newyorkesi divertenti e a una mezza dozzina di riferimenti intertestuali a icone ben note della cultura pop americana, da Marylin Monroe in giù.
Il terzo film, già uscito anche in Italia, è Captain America, rientra nell’ormai consolidatissimo filone delle trasposizioni cinematografiche dei supereroi dei fumetti del Novecento. Nel caso di Captain America l’impresa non era semplicissima, dal momento che questo è senza dubbio il supereroe più ricco di ideologia e orgoglio per il nazionalismo americano di tutto l’universo della Marvel e della DC Comics. Non a caso, Capitan America nasce nel 1941 dalla penna geniale di Joe Simon e Jack Kirby, proprio come innovativo strumento di propaganda nazionalista statunitense contro un’Europa che aveva, in quel tragico 1941, sempre più il profilo dei baffetti di Adolf Hitler e dei baffoni di Stalin.
La pellicola si preoccupa di raccontare proprio la nascita del fenomeno Capitan America, come figura, come elemento di marketing e poi come eroe dei fumetti. Ma il punto di forza del film è nel far sognare i mingherlini e i bassi di statura di tutto il mondo, che in seguito a una scienza quasi magica possono diventare muscolosi e forzuti oltre l’immaginabile. A proposito del confine fra scienza e magia, qui faccio mia la battuta del cattivissimo Schmidt/Teschio Rosso: “Questa è scienza, non magia, ma capisco che la distinzione sia impossibile per chi, da ignorante, è stato investito da un potere troppo grande per lui” impersonificato per altro da un irriconoscibile e bravissimo Hugo Weaving, che i cinefili ricorderanno nel ruolo della drag queen Tick in Priscilla, la regina del deserto. Nel complesso, fatta la tara all’immancabile dose di stars and stripes che naturalmente avvolge tutto il film, la pellicola è comunque godibile per la sua forte tinta postmoderna e il suo plurilinguismo fra fumetto, arte, e cinema, con un tuffo ucronico nella storia della Seconda guerra mondiale che stuzzicherà gli amanti del genere. Da menzionare anche i pettorali di Chris Evans, così ampi che ci si può giocare a scacchi sopra.
Ma il film gioiello di questa estate nordamericana è senza dubbio Super 8, (125 milioni di dollari in 8 settimane) di J.J. Abrams, già regista della serie tv Lost e del prossimo Mission impossible: protocollo fantasma, e prodotto da lui stesso e Steven Spielberg. Questo è davvero un film che ho amato, con le sue atmosfere che ricordano da vicino E.T. l’Extraterrestre, incluso il gruppo di dodicenni che girano in bicicletta per salvare il loro paese e il mondo dall’alieno di turno. La sceneggiatura, sempre di Abrams, è molto originale, inserendosi in modo stuzzicante nel filone della Alien Theory (infatti, **SPOILER** alla fine il mostro orrendo riesce a farla franca e il protagonista riesce anche a raggiungere un livello di empatia non indifferente nei suoi confronti **FINE SPOILER**) e regalando al pubblico delle vere e proprie perle di dialoghi da dodicenni, davvero gustose, con anche una minuziosa descrizione del “come eravamo 1979” a base di walkie-talkie, walkman e trenini da costruire e dipingere, e del genere di pubertà che Abrams e Spielberg e tutti gli amanti del cinema hanno avuto, cimentandosi in quegli anni così analogici, con i primi filmati in Super 8. Da non perdere assolutamente: in Italia uscita anticipata nei cinema il 9 settembre.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".
Sciltian Gastaldi
Scrittore e giornalista
Cultura - 4 Agosto 2011
Super 8, film gioiello
A leggere i dati del botteghino dell’ultima settimana per Stati Uniti e Canada, viene da piangere. Guidano infatti a pari merito la classifica dei film più visti al cinema con circa 36,2 milioni di dollari l’uno, l’assurdo kolossal Cowboys and Aliens, del regista Jon Favreau, e The Smurfs (I puffi) di Raja Gosnell, entrambi appena usciti. Terzo, distanziato, l’altro kolossal del fumetto di quest’anno, Captain America: the First Avenger (Captain America: il primo vendicatore) con 25,5 milioni di dollari in questa settimana e 117,4 milioni in due settimane.
La prima pellicola, Cowboys and Aliens, appartiene a quel genere di progetti che mai nessun produttore italiano deciderebbe di finanziare (ma un italo-americano sì: Bob Orci). Non bastano i nomi di attori di richiamo – uno per tutti, Harrison Ford, classe 1942 e sempre meno credibile come “uomo d’azione” -, la trama e l’idea centrale è di quelle che fanno esplodere il pubblico non statunitense in grosse risate di scherno già durante il trailer, con l’idea di ambientare un film di fantascienza con l’immancabile mostro cattivo che viene dallo spazio in un set da Far West e la somma di tutti i cliché possibili che vi vengano in mente relativi ai due diversi generi. Il prodotto finale non può che essere un ibrido troppo postmoderno, dunque un ibrido da rabbrividire, e forse anche per questo l’uscita del film in Italia è stata posticipata al 14 ottobre.
La seconda pellicola, invece, nel suo genere convince un poco di più: I puffi in 3D è il classico filmone animato della Sony, pensato per coinvolgere il pubblico de’ più piccini, come lo chiamava l’indimenticato Rokko Smitherson, e i loro genitori. In Italia arriverà il 16 settembre. Il New York Times lo ha recensito in modo benevolo: “un film sorprendentemente tollerabile per gli adulti“, grazie a una serie di ambientazioni newyorkesi divertenti e a una mezza dozzina di riferimenti intertestuali a icone ben note della cultura pop americana, da Marylin Monroe in giù.
Il terzo film, già uscito anche in Italia, è Captain America, rientra nell’ormai consolidatissimo filone delle trasposizioni cinematografiche dei supereroi dei fumetti del Novecento. Nel caso di Captain America l’impresa non era semplicissima, dal momento che questo è senza dubbio il supereroe più ricco di ideologia e orgoglio per il nazionalismo americano di tutto l’universo della Marvel e della DC Comics. Non a caso, Capitan America nasce nel 1941 dalla penna geniale di Joe Simon e Jack Kirby, proprio come innovativo strumento di propaganda nazionalista statunitense contro un’Europa che aveva, in quel tragico 1941, sempre più il profilo dei baffetti di Adolf Hitler e dei baffoni di Stalin.
La pellicola si preoccupa di raccontare proprio la nascita del fenomeno Capitan America, come figura, come elemento di marketing e poi come eroe dei fumetti. Ma il punto di forza del film è nel far sognare i mingherlini e i bassi di statura di tutto il mondo, che in seguito a una scienza quasi magica possono diventare muscolosi e forzuti oltre l’immaginabile. A proposito del confine fra scienza e magia, qui faccio mia la battuta del cattivissimo Schmidt/Teschio Rosso: “Questa è scienza, non magia, ma capisco che la distinzione sia impossibile per chi, da ignorante, è stato investito da un potere troppo grande per lui” impersonificato per altro da un irriconoscibile e bravissimo Hugo Weaving, che i cinefili ricorderanno nel ruolo della drag queen Tick in Priscilla, la regina del deserto. Nel complesso, fatta la tara all’immancabile dose di stars and stripes che naturalmente avvolge tutto il film, la pellicola è comunque godibile per la sua forte tinta postmoderna e il suo plurilinguismo fra fumetto, arte, e cinema, con un tuffo ucronico nella storia della Seconda guerra mondiale che stuzzicherà gli amanti del genere. Da menzionare anche i pettorali di Chris Evans, così ampi che ci si può giocare a scacchi sopra.
Ma il film gioiello di questa estate nordamericana è senza dubbio Super 8, (125 milioni di dollari in 8 settimane) di J.J. Abrams, già regista della serie tv Lost e del prossimo Mission impossible: protocollo fantasma, e prodotto da lui stesso e Steven Spielberg. Questo è davvero un film che ho amato, con le sue atmosfere che ricordano da vicino E.T. l’Extraterrestre, incluso il gruppo di dodicenni che girano in bicicletta per salvare il loro paese e il mondo dall’alieno di turno. La sceneggiatura, sempre di Abrams, è molto originale, inserendosi in modo stuzzicante nel filone della Alien Theory (infatti, **SPOILER** alla fine il mostro orrendo riesce a farla franca e il protagonista riesce anche a raggiungere un livello di empatia non indifferente nei suoi confronti **FINE SPOILER**) e regalando al pubblico delle vere e proprie perle di dialoghi da dodicenni, davvero gustose, con anche una minuziosa descrizione del “come eravamo 1979” a base di walkie-talkie, walkman e trenini da costruire e dipingere, e del genere di pubertà che Abrams e Spielberg e tutti gli amanti del cinema hanno avuto, cimentandosi in quegli anni così analogici, con i primi filmati in Super 8. Da non perdere assolutamente: in Italia uscita anticipata nei cinema il 9 settembre.
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"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".