Mobilitazione civile online a favore del presidente dell'associazione vittime strage del 2 agosto. Lo scritttore Carmelo Pecora: "Il fascismo in realtà non è mai tramontato perché ancora oggi c'è chi lo alimenta. Non fatevi intimorire”
Sulla pagina Facebook del presidente dell’associazione vittime molti sono stati i messaggi di solidarietà. C’è chi scrive “io ci sono e sto dalla tua parte, con assoluta solidarietà” e chi lo ringrazia per “per l’esempio che dai”. E c’è anche chi, come il giornalista e scrittore Daniele Biacchessi, che a lungo si è occupato di stragi, terrorismo e segreti di Stato di natura varia, lancia un invito: “Il Pdl denuncia Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna. Inviamo mail al Pdl di Bologna con sopra scritto una sola risposta: vergogna”.
Sembra una mobilitazione civile. È probabilmente lo è. Lo scrittore Carmelo Pecora – che in passato ha firmato romanzi incentrati sulle figure dello statista Dc ucciso il 9 maggio 1978 dalle Br Aldo Moro, dell’attivista antimafia assassinato a Cinisi lo stesso giorno Peppino Impastato e sulla strage di Ustica del 27 giugno 1980 – afferma: “Vedo che certi personaggi non perdono tempo per polemizzare ed intimidirti”. E a fronte dei più volte riportati “non sei solo, forza”, alcuni utenti si ricollegano a fatti storici precedenti alla strage del 2 agosto 1980. Per esempio non manca chi ricorda che “anche le vittime del ventennio fascista erano accusate di sovversione. Il fascismo in realtà non è mai tramontato perché ancora oggi c’è chi lo alimenta. Non fatevi intimorire”.
Carlo Gubitosa, giornalista e fondatore dell’associazione telematica per la pace Peacelink (associazione che ha condotto diverse inchieste, come quella su traffici d’armi e sull’Ilva di Taranto, denunciando tra le prime condizioni di lavoro e rischi ambientali, oltre che per la salute dei dipendenti), vorrebbe una risposta dalle istituzioni. “Il Pdl bolognese ha dimostrato con questo atto tutto il suo spessore culturale, umano e politico. Solidarietà a Paolo Bolognesi, aspetto di sentire cosa dirà Virginio Merola”, riferendosi al sindaco di Bologna. Il quale, già alla vigilia della commemorazione della strage e della precedente polemica innescata da Garagnani (la richiesta dell’esercito in piazza il 2 agosto per prevenire presunti pericolo all’ordine pubblico) aveva bollato queste uscite come “un’offesa alla città e alla nazione”, oltre che alle vittime.
Infine Mario Adinolfi, il giornalista citato da Paolo Bolognesi nel suo discorso del 2 agosto scorso per l’articolo che scrisse sulla strage e per le intimidazioni subite a causa di esso, ha invitato i suoi lettori a prendersi “dieci minuti”. Aggiungendo: “Ascoltatevi Paolo Bolognesi perché sono parole che non sentite mai pronunciare da nessuno, parole di verità e sete di giustizia […]. Per gli esecutori della strage di Bologna con sentenza passata in giudicato, in questi giorni neanche una parola di condanna ma la solita pagina agiografica”.