Politica

Crisi, Bossi: “Bene B. ma basta con le guerre”

Durante una festa del Carroccio in provincia di Varese, il Senatùr condivide il pacchetto annunciato dal premier. E poi scherza con i militanti: "Speriamo che i missili intelligenti lo siano, che non siano come La Russa". E su Tremonti: "Fuma i sigari gratis"

La Lega rimanda le polemiche. Tiepide reazioni alla conferenza stampa di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti arrivano da una piccola festa del Carroccio a Corgeno di Vergiate, in provincia di Varese, dove venerdì sera Umberto Bossi ha parlato davanti ad un centinaio di militanti che hanno sfidato la pioggia per incontrarlo. “Oggi è successa una cosa importante per la nostra economia, soprattutto per il nostro risparmio – ha spiegato il Capo al suo popolo -, perché se tutti i titoli di stato italiani diventassero carta straccia sarebbe una tragedia e quindi abbiamo dovuto fare il pareggio di bilancio un anno prima. Con questa manovra la Banca centrale europea, la Francia e i tedeschi ci hanno garantito che la Bce compra i titoli di stato italiani e questo vuol dire salvare i risparmi della gente, che sennò venivano a prenderci con il forcone”.

Bossi ha poi spiegato che “se non vendessimo i titoli non ci sarebbero i soldi per niente, per gli ospedali, le pensioni, salterebbe tutto. Quindi meno male che la banca centrale accetti di inserire liquidità nel nostro sistema. È un passaggio obbligato, non gradevole, ma obbligato”. La contropartita, come spiega Bossi, è l’anticipo di un anno del pareggio di bilancio, che dovrà arrivare entro la fine del 2013: “Noi lo abbiamo detto a Pontida che sarebbe arrivato un momento di grandi cambiamenti – ha incalzato -. Qualcuno sosteneva che bisognava toccare le tasse, noi sostenevamo che era sufficiente ridurre le spese”. Quindi via con l’elenco di misure, dal generico “non fare le guerre”, al sempre popolare “ridurre i costi della politica”, fino al sacrosanto “tagliare i finti invalidi”.

Tra una ricetta e l’altra il Senatur trova anche il tempo di scherzare. E ne ha per tutti, a partire dal ministro Ignazio La Russa, chiamato in ballo a proposito delle guerre: “finora la Libia ci è costata un miliardo di euro, si può? Una cifra esorbitante per buttare qualche missile, grazie a La Russa e ai missili intelligenti dice… speriamo non siano come lui”. Alla battuta del capo scatta la risata generale e l’applauso collettivo. Poi scherza sul recente intervento agli occhi che ha subito, sostenendo che adesso ci vede meglio da lontano, ma che politicamente ha “sempre visto lungo”. E di questo passo, nell’arco di poco meno di un’ora riesce a dare benevolmente del “terrone” ad un suo sostenitore arrivato da Benevento e dello “scroccone” al ministro Tremonti, che fuma gratis i suoi sigari. Parla delle macchine blu (diminuite di numero e di cilindrata), ma poi aggiunge: “A me piace correre, quindi la macchina me la compro io, anche se ho un figlio pilota ufficiale dell’Audi l’ho dovuta pagare e mi pago anche le multe, così in autostrada, di notte, quando vengo da lontano posso tenere il pedale schiacciato”. Del resto la classe politica sa sempre dare il buon esempio.

“Oggi hanno riaperto il parlamento, pensa che volevo andare a fare il bagno al mare… però son contento, sono cose da fare, altrimenti quelli dell’antipolitica, come Beppe Grillo, ci accuserebbero di non interessarci del Paese, ma non è vero. Ci interessiamo e torniamo a Roma in commissione a lavorare, per vedere di trovare una soluzione per l’economia pubblica. Bisogna mettere le cose in fila una dopo l’altra per favorire le imprese private. Noi non andiamo al mare, non siamo come il Corriere della sera…”. Quindi di nuovo gag, aneddoti e racconti.