Il sociologo è morto la notte scorsa a Managua, in Nicaragua, stroncato da un arresto cardiaco. Era riparato in centro America dopo che su di lui erano iniziati a circolare sospetti sull'uccisione dell'ex leader di Lotta Continua Mauro Rostagno, avvenuta a Lenzi (Trapani) il 26 settembre 1988
Francesco (detto “Chicco”) Cardella, è stato un personaggio controverso. Stroncato a 71 anni la notte scorsa da un arresto cardiaco a Managua in Nicaragua, viveva nel paese del centro-America da quando su di lui, all’inizio degli anni ’90, si erano allungati i sospetti che potesse c’entrare con l’omicidio di Mauro Rostagno, avvenuto il 26 settembre 1988 a Lenzi in provincia di Trapani. L’ex leader di Lotta Continua era stato proprio con Cardella, tra i pilastri della comunità per il recupero dei tossicodipendenti Saman (una ventina di comunità per il recupero dei tossicodipendenti sparse in tutta Italia e anche all’estero) che aveva una sede proprio nel trapanese.
Sociologo, pittore, giornalista, editore di Abc, il giornale della sinistra radicale, ma anche di giornali porno per i quali fu anche arrestato per “pubblicazione oscena”,e poi guru per gli Arancioni di Bhagwan Raynesh in India. Socialista convinto, Cardella è stato molto legato a Bettino Craxi. Tanto amico da prestargli il suo aereo personale durante la latitanza ad Hammamet in Tunisia.
Anche se in un’intervista al settimanale Sette del Corsera dichiarò: “E’ Falso. Andate a guardare le carte e scoprirete che Craxi ha viaggiato su questo aereo, nel ’93 e nel ’94, quando era nella bufera ma era ancora deputato, andava da Roma a Tunisi, da Roma a Nizza, ma non era latitante”. Cardella è anche stato testimone di nozze del figlio dell’ex leader socialista Bobo e di Claudio Martelli.
A Managua il giornalista era comunque rimasto anche dopo la conclusione a lui favorevole delle indagini sul delitto Rostagno, anche perché in quella città aveva costituito una nuova famiglia. Per il delitto del fondatore di Saman sono alla sbarra il boss Vincenzo Virga e Vito Mazzara. Per i magistrati siciliani sarebbero il mandante e il killer di Rostagno. Punito per la sua attività giornalistica condotta attraverso l’emittente locale Rtc ‘Radio Tele Cine’.