Ludovico Corrao, ex senatore del Pci e figura importante della politica siciliana, è stato ucciso stamani a coltellate a Gibellina, in provincia di Trapani. L’omicidio è avvenuto nell’ufficio della Fondazioni Orestiadi, di cui Corrao era presidente. Le forze dell’ordine hanno già fermato quello che potrebbe essere l’omicida. Si tratta di un ragazzo di 21 anni, originario del Bangladesh. Il giovane lavorava come ragazzo tuttofare alle dipendenze proprio della Fondazione Orestiadi. Corrao, 84 anni, è stato anche un avvocato affermato. Sindaco di Gibellina negli anni del post terremoto, è stato uno dei protagonisti della ricostruzione del Belice sostenendo la realizzazione di numerose opere d’arte come il ”cretto” di Alberto Burri che segnano da anni Gibellina.
Fu eletto come deputato alla Camera per la prima volta nel 1963 nelle fila del Pci, figurando come indipendente di sinistra, poi nel 1968 era entrato in Senato. L’ultima volta che aveva partecipato alle elezioni politiche nazionali come candidato, era stato nel 2001 nelle liste di Rifondazione Comunista, senza, però, riuscire a fari eleggere. A metà degli anni ’70 Corrao rimase vittima di un attentato intimidatorio: una carica di esplosivo venne piazzata davanti la sua abitazione sul Monte Bonifato, nei pressi di Alcamo, il paese di cui era originario.
“Resto incredulo di fronte a tanta violenza contro un uomo buono, un uomo giusto, anima candida e gentile che ha dedicato tutta la sua vita alla Sicilia e alla sua cultura”. E’ stato il commento del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, appena appresa la notizia della morte di Corrao. Parole che si aggiungono a quelle di Rosario Fontana, sindaco di Gibellina, “sono particolarmente commosso – dice -, ma anche stravolto e sconvolto per quello che è accaduto. Per me il senatore Corrao era un padre, un fratello, un mentore. Siamo tutti – conclude – ancora increduli”.