Le immagini scattate da Antonello Zappadu sono state prelevate dai carabinieri nella redazione romana dell'Espresso. Il settimanale parla di "intimidazione". E le ripubblica tutte on line
L’ordine di sequestro è stato emesso dal tribunale di Tempio Pausania dopo la denuncia presentata dal presidente del Consiglio. “Sorprende l’adozione della formula giuridica del sequestro preventivo, un provvedimento molto grave perché limita la libertà di stampa”, si legge in una nota del settimanale, “nei confronti di fotografie già pubblicate: come se ci fosse il timore che le immagini potessero contenere altri elementi fastidiosi per la privacy del premier. Un’iniziativa legale che rappresenta comunque una forma di intimidazione nei confronti di nuove pubblicazioni”.
Ma nell’era del web è difficile far sparire delle fotografie. Il materiale sequestrato è infatti tuttora visibile sul sito del settimanale.