Agosto è il mese d’inizio per gran parte dei campionati europei, e nella giornata di ieri è toccato a un torneo che presso il grande pubblico non trova particolare appeal: la Liga Zon Sagres portoghese. L’anticipo della prima giornata ha visto come protagonista il Benfica, che pareggiando 2-2 in trasferta dopo essere stato avanti di due gol ha confermato la tradizione negativa che da 7 anni lo vede esordire in campionato senza vittorie. A rovinare la prima degli encarnados allenati dal tecnico-filosofo Jorge Jesus è stata una squadra con sede nella cittadina di Barcelos. Che è un comune di 20.000 nel distretto di Braga, e va famoso per essere la patria del famoso “gallo portoghese”, uno dei simboli dell’identità nazionale.
La peculiarità del club calcistico di Barcelos sta nel nome: Gil Vicente. Che è uno dei massimi drammaturghi nella storia della letteratura portoghese, vissuto a cavallo fra i secoli XV e XVI. La decisione di dare al club una denominazione così eccentrica deriva dal fatto che il gruppo di fondatori soleva giocare a calcio tutti i pomeriggi nei pressi del teatro comunale, intitolato appunto a Gil Vicente. Fu così che, il 3 maggio del 1924, dalla fusione di Barcelos Sporting Club e Uniao Football Club Barcelense nacque il Gil Vicente F. C.
Il club di Barcelos è tornato nella massima divisione dopo 4 anni in Liga de Honra (la B portoghese). In quel caso la retrocessione non avvenne sul campo, ma a tavolino, a causa d’una vicenda di tesseramento irregolare del centrocampista angolano Mateus. In quell’occasione la vicenda, che portò al ripescaggio del Belenenses (il terzo club di Lisbona, retrocesso poche settimane prima) si trascinò presso i tribunali ordinari, senza che il club di Barcelos si vedesse dare ragione. Col pareggio in rimonta di ieri sera, le amarezze di allora vengono ricacciate un po’ più indietro. E il nome del grande bardo portoghese torna a farsi onore sui campi di calcio della massima serie.