Nove cambiali da 55 mila euro euro sul conto corrente del senatore Marcello Dell’Utri ricevute, per girata, dalla società Publiepolis. C’è traccia anche di questa operazione nelle centinaia di documenti depositati dalla Procura di Roma dopo l’atto di chiusura indagine sulla cosiddetta P3. In un’informativa della Guardia di Finanza, consegnata sia ai magistrati della procura capitolina che a quella di Cagliari (che sulla vicenda hanno aperto un fascicolo), si fa riferimento a una segnalazione da parte dell’Unità di Informazione Finanziaria sull’operatività bancaria del parlamentare del Pdl, accusato dai magistrati della capitale, assieme ad altri, di associazione per delinquere finalizzata alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete.
“Le cambiali in questione sono state emesse tra il 17 dicembre 2009 e il 2 febbraio 2010 dalla Prs Stampa srl e risultano domiciliate presso la Popolare di Sondrio, sede di Milano”, mentre l’operazione per l’incasso è datata 29 marzo 2010. Nell’informativa gli uomini delle Fiamme gialle spiegano che i quotidiani Epolis nati nel 2004 “subito dopo la loro costituzione fronteggiarono una forte crisi finanziaria, superata grazie all’intervento del senatore Dell’Utri. Il senatore per cinque mesi e sino al 6 febbraio 2008, è stato anche amministratore delegato della Publiepolis spa”.
Nel materiale inviato dalla Finanza viene spiegato che “i quotidiani E Polis e le altre società collegate, compresa la Publiepolis spa, hanno poi fatto parte del gruppo Investimenti Editoriali Srl, società costituita il 30 novembre 2007, con sede a Roma, amministrata da Francesco Ruscigno, commercialista campano. A conclusione dell’informativa la Guardia di finanza rimettendosi alla valutazione delle procure, ritiene “opportuno approfondire il profilo soggettivo delle due società che risultano collegate alle cambiali incassate dal senatore, in qualità di emittente e di primo beneficiario”.