Conferenza stampa del Cavaliere. E’ arrivata la stangata da 46 miliardi dovuta… alla crisi degli Usa e alla bieca speculazione che ha preso di mira l’Italia.
La stangata che gli fa sanguinare il cuore non avrà sensibili effetti sui ricchi, ma sui soliti noti.
Una serie di misure, inoltre, sono a effetto ritardato e di ben difficile realizzazione, con qualunque governo, indirizzate come sono alla riduzione della casta.
Il Sacro Cuore
Parla l’Unto del Signore:
“Gronda sangue il nostro cuore,
siamo tristi e addolorati,
ma son cinque dì bastati
per sconvolgere il paese.
Il governo mio difese
gli italiani dai problemi
e applicando i miei sistemi
fummo ricchi fino a ieri:
spensierati, vacanzieri,
pieni d’auto, cellulari,
vini buoni e cibi cari.
Poi, ahimé senza preavvisi,
gli Usa sono andati in crisi
di Barack grazie agli errori
ed i vil speculatori,
come perfidi avvoltoi,
se la son presa con noi,
scatenando la burrasca.
Vi mettiam le mani in tasca,
ma, italiani, non temete,
grazie a me vi salverete.
Con quarantasei miliardi
da trovar senza ritardi
tornerete a fare festa.
La manovra, dunque, è questa:
l’Irpef viene incrementata
per chi non l’ha mai pagata
né giammai la pagherà
per la propia attività,
chi commercia, chi professa
ed il minimo confessa
di guadagni alla Finanza.
Di scontrini la mancanza
gravi multe causerà
e per questo giorni fa
i controlli abbiam ridotti.
Gli statali che anzianotti
giungeranno alla pensione
avran la liquidazione
ventiquattro mesi dopo:
non pagarla noi è il mio scopo.
Sulla strada dei digiuni
le province ed i comuni
più piccin saran riuniti:
risultati garantiti
quando giungono a scadenza,
sarà tardi, ma pazienza.
Nella fiera degli inganni
a sessantacinque anni
in pension la donna andrà.
Sol fra un lustro partirà
la riforma che la squassa,
nell’attesa nulla in cassa.
Da duemila cinquecento
euro in su ogni pagamento
non potrà farsi in contanti.
Al di sotto tutti quanti
pagheran come gli pare,
anche Giulio il suo compare
Milanese per l’affitto.
Altro punto dell’editto:
un bel pacco di miliardi
toglierem senza ritardi
a regioni ed a comuni:
questo è tempo di digiuni
ed è bene che si inizi
a ridurre un po’ i servizi:
meno case per anziani,
meno asili e verdi urbani,
meno tram, meno cultura,
meno luce, più paura,
più voragini per strada
e l’handicappato vada,
se non ha figli e parenti,
nelle chiese e nei conventi,
per i quali nessun taglio.
Ed un ultimo dettaglio:
“Non è colpa del premier,
ma degli Usa e della Ue!”