Il ministro dell’Economia tedesco, Philippo Roesler, ha ribadito questa mattina la sua contrarietà all’introduzione degli eurobond, ritenendoli un segnale sbagliato per i mercati. “La Germania – ha specificato Roesler – verrebbe punita nonostante la sua buona politica economica”. Ma nel partito di Angela Merkel, cresce il consenso verso questa ipotesi.

Favorevole anche il principale partito d’opposizione tedesco, la Spd, che ha offerto alla cancelliera il proprio sostegno su questo tema. “Si tratta di stabilità e del valore della nostra moneta, non di tattiche di partito” ha dichiarato il presidente del partito socialdemocratico, Sigmar Gabriel, sulla rivista Bild.

Nonostante le smentite, l’argomento “eurobond” potrebbe essere affrontato oggi nel vertice di Parigi fra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, che nei giorni precedenti aveva rilanciato questo tema. Secondo la banca svizzera Credit Suisse, che ha pubblicato oggi uno studio, “il fronte tedesco contro gli eurobond si sta ammorbidendo”. A sostegno di questa tesi, la banca cita un documento di undici pagine stilato da alcuni europarlamentari della Cdu, il partito della cancelliera, che elenca i motivi per cui essere a favore. “Nella loro visione – spiega la banca svizzera – sono necessarie istituzioni globali per affrontare le sfide presentate dai mercati globali”. Il parlamentare cristiano – democratico Armin Laschet ha chiesto infatti  una discussione “aperta” sulle soluzioni anti-crisi che includa gli eurobond.

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