Torniamo a parlare di The King of Limbs il nono album dei Radiohead; al volgere del Ferragosto, chi aveva prenotato il News Paper Album (la mia copia richiesta il 16 febbraio è arrivata il 15 giugno), lo avrà certamente potuto ammirare nel suo ineccepibile packaging. La busta – come ampiamente anticipato dai media – è ricca di sorprese che vale la pena scoprire una a una: due vinili in dieci pollici trasparenti, un CD opportunamente confezionato in cartone riciclato e, a corredo del tutto, le tavole disegnate da Stanley Donwood le quali prendono forma sotto le mentite spoglie di un quotidiano. Il sacchetto contenente il tutto – neanche a dirlo – è rigorosamente biodegradabile.
Stiamo parlando di un piccolo gioiello il quale posto in evidenza sugli scaffali della nostra cameretta non mancherà certo di regalare soddisfazioni ma stiamo parlando soprattutto di un progetto che si compie attraverso i canali del web (non lo troverete alla Fnac tantomeno alla Feltrinelli) e racchiude in sé la precisa volontà di non lasciarsi sopraffare dalle consuetudini legate alla discografia ufficiale. Obiettivo centrato se non fosse che dopo aver aperto la busta, le imprecazioni rivolte a Yorke e soci si sono sprecate: se TKOL fosse bello almeno la metà della confezione si potrebbe parlare di capolavoro epocale. Ma lasciamo stare, non è questo il punto. E allora, qual è la notizia? Che cosa spinge il sottoscritto a ripercorrere nuovamente le strade impervie disseminate di “piccoli fans incancreniti” pronti a vendere cara la pelle sotto l’egida figura di sua maestà Thom Yorke? La faccio breve, anche perché di loro ho già scritto. I Radiohead hanno deciso che l’operazione legata a The King of Limbs potrà arricchirsi di un nuovo capitolo. L’album in questione – nuovamente remixato – si chiamerà TKOL RMX 1234567; al soldo, una sorta di “The King Of Limbs – La Rivincita”, arricchito oltremodo con materiale inedito. Le specifiche informano che le tracce presenti nell’album saranno rivedute e corrette da altrettanti artisti, capaci di restituire una nuova veste rispetto al disco originario. I nomi caldi che partecipano al progetto (nei negozi dal 10 ottobre) sono naturalmente di un certo spessore: Four Tet, Caribou, Jamie XX e Mark Pritchard tanto per citarne alcuni. Ora, la storia della musica testimonia che a volte, i pezzi remixati, risultano migliori degli originali. Se questo è vero, è possibile trovare conforto nella speranza che il secondo capitolo della saga di TKOL potrà regalare suggestioni al momento non ancora pervenute.
9 canzoni 9 … più belle delle originali (forse…)
Lato A
Zero • Yeah Yeah Yeah’s – (Animal Collective Rmx)
Natural’s Hot in It • Gang Of Four – (The Rakes Rmx)
Behind The Weel • Depeche Mode – (Vince Clarke Rmx)
Sex Dwarf • Soft Cell (Razormaid Rmx)
Lato B
Professional Widow • Tori Amos – (Armand Van Helden Rmx)
Missing • Eveything But The Girl (Todd Terry Rmx)
I’M Afraid of American • David Bowie (Nine Inch Nails Rmx)
Swastika Eyes • Primal Scream (Chemical Brothers Rmx)
Talk Show Host • Radiohead (Nelly Hopper Rmx)