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Il Circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Re) ha reso noti ieri i dati di risparmio energetico ottenuto nella stagione (settembre/maggio) grazie a buone pratiche e accorgimenti nella gestione quotidiana del circolo, dove ogni fine settimana vanno in scena spettacoli teatrali, concerti, dibattiti, feste, e dove migliaia di giovani trascorrono danzando i propri fine settimana tra cultura e allegria.
Da qualche anno però il circolo è passato, come si usa dire, dal dire al fare. Nel senso che i soci del circolo hanno saputo affiancare all’enunciazione delle buone prassi e di una cultura di rispetto e tutela dell’ambiente, iniziative dirette per la riduzione dell’impronta ecologica del locale, dimostrando in modo evidente quanto sia possibile fare “semplicemente” cambiando alcune malsane abitudini nella vita di tutti i giorni, che riguardano tutti noi.
Nel rapporto “Mettiamo in circolo la sostenibilità” ciò che emerge è che alla fine dell’anno sono state risparmiate all’ambiente (ai nostri polmoni, al terreno, all’acqua…) 35 tonnellate di Co2, un dato impressionante che equivale a circa 62 anni di consumo medio di corrente elettrica di una famiglia di tre persone…
Ma che cosa hanno fatto per raggiungere questo obiettivo? Prima di tutto hanno eliminato le bottiglie di plastica (prima al circolo ne consumavano circa 96.000 all’anno) e hanno pensato che l’acqua, bene comune, dovesse essere servita gratuitamente in bicchiere in ogni punto bar del locale.
Grazie al Discobus 3.500 soci sostituiscono l’auto privata ad un pulman che li accompagna comodamente all’ingresso del circolo e li riporta a casa a fine serata (diminuendo anche potenziali rischi di incidenti stradali).
Le 35.000 bottiglie di birra consumate negli anni precedenti oggi vengono servite alla spina e le confezioni di succhi da un litro e mezzo hanno preso il posto dei boccetti da 200 ml.
Infine, i 13.000 piatti e 145.000 bicchieri di plastica sono stati invece sostituiti con piatti e bicchieri di mais… Azioni concrete, virtuose, che hanno consentito di raggiungere risultati che fanno bene all’ambiente, ai frequentatori del circolo, a noi che scopriamo queste notizie.
Ovviamente nel ristorante interno si usano prodotti locali, di stagione, e in tutto il circolo vige un regime di raccolta differenziata spinta, ferrea!
Il bello di questa storia è che ogni tanto si incontra qualcuno che si spende per l’ambiente non solo a parole, sacrosante e quanto mai necessarie, ma mettendo in pratica ogni giorno ciò in cui crede, portando il proprio piccolo (in questo caso, grandissimo) contributo alla causa!
Invito tutti i circoli Arci d’Italia a prendere spunto da questo esempio, per replicarlo, come un contagio positivo che si diffonde a ritmo di danza!
Leggi il rapporto ambientale “Mettiamo in circolo la sostenibilità“