In certi gruppi animali viene descritto come le femmine siano nella disponibilità dei maschi dominanti che con forza o abilità dimostrano di essere più potenti degli altri. Per fare un esempio citiamo il cervo che si impone a cornate sugli altri. Questo comportamento ha un significato evolutivo positivo in quanto il maschio dominante e potente avrà geni più utili per la sopravvivenza da trasmettere alla prole.
Fra gli esseri umani è frequente il riscontro di donne attratte dal potere e di statisti che devono far conoscere agli altri le loro plurime prestazioni sessuali. Sottolineo la parola “devono” in quanto come psicoanalista ritengo che inconsciamente, senza cioè rendersene conto, diversi uomini di potere si sentano obbligati a esercitare attività sessuali smodate. Le molte e intrecciate motivazioni inconsce sono state oggetto di studio e riflessione in un recente libro, che ho scritto, edito da Aliberti dal titolo “Ama e fà ciò che vuoi: manuale d’amore ed erotismo“.
Il rapporto fra sesso e potere certamente esiste, è ambiguo e complesso.
Mi chiedo se la sessualità di chi esercita grandi poteri sia piacevole o se invece sia una specie di droga da cui dipendono?
Le vicende di Marrazzo, Berlusconi e Strauss Kahn esprimono una ricerca del piacere o piuttosto il terrore di perdere il potere? (visto che inconsciamente sesso e potere per certe persone equivalgono)
Non ho risposte, o almeno non tutte, a questi quesiti.
Una possibilità è che la sessualità portata oltre i limiti codificati dalla morale e dalla legge (con transessuali, minorenni o persone solo parzialmente consenzienti) sia l’unico modo che l’uomo di potere ha per eccitarsi. L’eccitamento deriva dall’idea inconscia di stare superando il limite che la società impone. E’ come se l’uomo di potere inconsciamente pensasse: “Tutti gli altri, meno potenti di me, devono rispettare le leggi e le regole morali. Io invece sono così potente da poterle infrangere senza essere punito. Voglio vedere fino a che punto posso spingermi, arrivare al limite oltre al quale rischio di essere punito, anche se io riuscirò, tramite il mo potere, ad evitare le peggiori conseguenze.” Sempre inconsciamente insomma: “Vogliono far sapere agli altri di essere al di là e al di sopra della legge”.
Chissà se Marrazzo riuscirà a tornare alla politica? Se Berlusconi e Strauss Kahn diverranno i nuovi presidenti delle rispettive repubbliche?