Presenteranno ricorso al Consiglio di Stato i 25 bagni multati durante lo scorso sciopero per il rinnovo del contratto stagionale dei bagnini della Riviera. Alla vigilia di Ferragosto, i gestori (10 a Rimini nord e 15 a Riccione) hanno tenuto aperto l’esercizio durante la giornata, pur non potendo garantire una figura sostitutiva del marinaio di salvataggio, in aperta violazione delle normative regionali, ribadite dalla Regione stessa e dal Comune di Rimini in vista della protesta. Conseguentemente, i bagni si sono visti assegnare dalle rispettive capitanerie di porto una sanzione di ben 1.032 euro ciascuno, come riportato dal Corriere di Romagna.
“Noi a inizio stagione abbiamo stipulato un contratto con una cooperativa per il servizio di salvataggio, se oggi questo non è garantito la colpa non è nostra ma loro”, dichiarano i gestori. Un subappalto parrebbe, dunque, da cui ora ci si vorrebbe svincolare.
Un’altra decina di multe è stata distribuita invece dalla guardia costiera a “sostituti” marinai di salvataggio che, sempre a Rimini nord, sono stati trovati sulle torrette senza la “maglietta d’ordinanza” e le dotazioni obbligatorie.
Altra grave violazione, rilevata dagli stessi manifestanti: bandiera rossa issata su tutte le torrette. Dal bagno 57 fino a quella del 101, il corteo, con a capo Mauro Rossi, segretario provinciale di Filcams Cgil, ha osservato che anche laddove fosse presente il bagnino, era stata interdetta la balneazione. Un vero e proprio guanto di sfida a Comune e prefettura che solo 48 ore prima avevano ribadito che la bandiera rossa avrebbe dovuto sventolare solo in caso di mancanza assoluta di servizio. Cosa che avrebbe comportato, secondo le autorità competenti, la conseguente chiusura dello stabilimento. L’atto di coloro che ora vorrebbero presentarsi davanti al supremo tribunale amministrativo, è stato definito da Rossi la sfida “di Mussoni e dei suoi uomini”, in riferimento all’unica cooperativa, Oasi Confartigianato di cui Giorgio Mussoni è presidente, ad aver rifiutato l’adeguamento del contratti stagionali.