Dalla segreteria del Pd bolognese suona l'allarme. All'appello del bilancio del partitone mancano 300000 euro dovuti all'alto costo per il supporto elettorale a Merola. Cevenini contribuirà con una lotteria che prenderà il suo nome, ma per far tornare i conti anche al Parco Nord è periodo di tagli sui costi organizzativi.
Cifra di impatto non indifferente per una struttura partitica non più pimpante e solida come nei gloriosi anni ottanta/novanta e che richiama alla mente, guarda caso combaciando in modo quasi pedissequo, l’alto costo di una dispendiosa e inaspettata campagna elettorale per sostenere Merola dopo lo scandalo Delbono. Trecentomila euro, quindi, per appianare un buco di bilancio parecchio oneroso. Entità importante che si evince, oltretutto, dai numeri della festa dell’Unità bolognese del 2010, quando gli utili furono già di ben 200000 euro.
“Ho detto di sì molto volentieri, con lo stesso spirito con cui ho fatto il capolista alle ultime elezioni. Io do il mio contributo in questo modo”, ha spiegato Cevenini durante la presentazione dell’iniziativa. La lotteria del Cev non sarà l’unica iniziativa griffata con il suo nome: ci sarà piazza Bologna nel cuore, il nome della sua associazione, e avrà il numero civico 13.249, ovvero le preferenze ricevute nello scorso maggio. E quest’anno proprio la pesca gigante traslocherà al centro della festa: “Sarà al confine con la sala dibattiti, quasi come una provocazione”, ha scherzato Cevenini che non mancherà, come non ha mai fatto, all’estrazione finale.
Una scelta, unita a quella della lotteria, che ha voluto rivendicare con forza: “E’ una forzatura che voglio fare fino in fondo, è uno scontro culturale e ideologico con tutti i miei detrattori. A chi dice che sono quello che fa le lotterie, io rispondo che le considero una valorizzazione”. E dopo aver più volte ringraziato il segretario Raffaele Donini e la sua campagna per una connessione sentimentale con la città, ha aggiunto: “Lo considero un segnale preciso da parte dell’ organizzazione, ci siamo stancati di dare un tono minore a certe cose rispetto ad altri”. Insomma, ha scherzato ancora, “Bersani quest’anno non dovrà fare il giro del mondo per salutare la gente della pesca”.
I biglietti della lotteria del Cev costeranno non poco, ovvero cinque euro, e l’obiettivo è venderne diecimila, per raccogliere almeno 25.000 euro. Ai vincitori andranno buoni spesa nei punti Coop da 1.000 a 10.000 euro. Ma è tutta la festa che sarà improntata al risparmio e alla ricerca di modi innovativi per trovare nuovi fondi: la campagna elettorale inattesa ha infatti alzato l’asticella del bilancio e, per dirla con le parole dell’ organizzatore Lele Roveri, “quest’anno dobbiamo fare tutti qualcosa di straordinario”.