Nell’enclave del lusso in riva al mare, il silenzio è una regola d’oro. Infatti i facoltosi dipartisti ormeggiati nel porticciolo ligure negano la proprietà delle proprie imbarcazioni e danno risposte evasive alle domande del cronista del Fatto. Come se si vergognassero della loro ricchezza: più la barca è grande più la bocca è cucita (leggi l’articolo) di Lorenzo Galeazzi
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Portofino, la vergogna dei ricchi
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