I titoli sono importanti, e alla Gazzetta dello Sport lo sanno. Per questo ci si sbizzarriscono, confezionando ogni giorno trovate che prima o poi dovranno pur essere inserite in un’antologia. E figurarsi se nei giorni in cui l’Inter trattava la cessione di Samuel Eto’o all’Anzhi Makhachkala non ci si doveva aspettare numeri funambolici. Per esempio, ecco il titolo di prima pagina andato in edicola il 19 agosto, giorno in cui venivano riportate le cronache della vittoria nerazzurra nel triangolare di Bari contro Juventus e Milan: “E toh, Milito”. Da pelle d’oca. Il giorno prima un titolo di pagina interna recitava: “La centrale di energia Eto’omica”. Questa formula apriva la strada alla lettura di un articolo firmato da Matteo Dalla Vite, il cui incipit era il seguente: “Mo, Mou e Ma”. Si riferiva al trio Moratti-Mourinho-Materazzi, a suo dire fondamentale per l’esperienza interista di Eto’o.
Ma, al di là dei colpi a effetto, talvolta le trovate più notevoli sono quelle involontarie. Come, per esempio, quelle che non tengono conto di come la mancanza del “punto e a capo” nei titoli possa dar luogo a effetti tragicomici. Ecco quello ottenuto dalla rosea nell’edizione del 21 agosto: “Alvarez sogna Maicon sotto i ferri stasera”. Cioè, alla lettera, il nuovo acquisto argentino della squadra nerazzurra si augurava che il compagno venisse spedito fra le mani del chirurgo entro la serata. Quando si dice, lo spirito di squadra.
Ricordate Pierfrancesco Loche? Faceva parte della banda di Avanzi, e impersonava il ruolo di un giornalista stralunato. In particolare, aveva due caratteristiche: indossava un paio d’occhiali neri con una lente rotonda e una ovale; e premetteva a ogni notizia la formula “pare, sembra, forse, non garantisco la verità”, facendo così il verso a un certo modo prudente di fare giornalismo. Ebbene, leggendo Tuttosport del 17 agosto, abbiamo finalmente trovato un emulo di Loche: Marco Bo. Ecco il primo periodo dell’articolo, con una mirabile raffica di virgole: “Se, come sembra molto, molto, probabile, la Juventus entro la fine del mese rinforzerà la difesa acquistando un centrale, la musica potrebbe cambiare tra i difensori juventini”. Quindi, ecco il secondo periodo: “Soprattutto se, come sembra, dovesse arrivare un giocatore dai piedi buoni e di altro (sarà un refuso? ndr) profilo come appunto il brasiliano Alex del Chelsea”. Marco Boh.
A chi dice “Stai tranquillo”, c’è un fulminante modo di dire toscano, in risposta: “Tranquillo aveva casa sull’Arno nel ‘66”. E poi venne l’alluvione, sottinteso. Chissà perché, quella storiella ci è tornata in mente leggendo sulla Gazzetta dello Sport del 21 agosto, con richiamo in prima pagina, l’intervista rilasciata da Filippo Magnini a proposito della sua fresca relazione con Federica Pellegrini. Efficacissima la sintesi riportata in prima pagina: “Federica mi rende sereno”. Per la serie: Sereno oltrepassava l’uscio senza bisogno di chinare la testa, fino ad agosto 2011.
Il Fatto Quotidiano, 23 agosto 2011