È iniziata ieri a mezzogiorno  nel Cie (Centro di identificazione e di espulsione) di Bologna, e si è ripetuta ancora intorno alle 17, una protesta spontanea di una ventina di donne detenute. Dopo la metà del pomeriggio, infatti, 4 auto della polizia, una camionetta del reparto mobile con agenti in tenuta antisommossa e un mezzo dei vigili del fuoco sono entrati nella struttura di via Mattei. Anche i militari dell’esercito hanno iniziato a essere spostati nelle varie zone del centro, senza che tuttavia, a tuttora, si conosca l’esatta portata di quanto sta accadendo.

Ciò che invece si sa, in base alle informazioni diffuse dalla questura di Bologna nelle primissime ore del pomeriggio, è che verso mezzogiorno una ventina di donne detenute nell’area femminile ha iniziato a scontrarsi con altre persone presenti. Tra queste alcune straniere rinchiuse nella struttura stessa e un pugno di operatori e volontari che stavano lavorando.

I disordini sarebbero partiti dalla sala adibita a mensa, dove i primi disordini sono stati contro oggetti d’arredamento e danneggiati sarebbero alcuni tavoli. Un iniziale tentativo di riportare la calma sarebbe stato effettuato dagli stessi operatori che si trovavano all’interno, ma senza risultato. A quel punto sono stati chiamati rinforzi dalla questura. Ma l’arrivo delle forze dell’ordine avrebbe peggiorato la situazione. Gli agenti, infatti, sarebbero stati oggetto di un lancio di oggetti e di bottigliette di plastica.

A questo punto sarebbe scattata una prima azione di contenimento dei disordini che ha causato qualche contusione a detenute e poliziotti. Il ricorso al fuoco si è verificato nella seconda fase della protesta, appiccato probabilmente da alcune delle donne, ma ridotte sarebbero le conseguenze del fuoco, che non si è esteso e avrebbe annerito solo qualche parete.

Nel primo pomeriggio, era stato annunciato, la situazione nel Cie di Bologna stava tornando alla normalità, per quanto lo schieramento di nuovi agenti e un successivo arrivo dei vigili del fuoco abbia fatto pensare a una ripresa degli scontri. Dal centro di via Mattei, dopo l’ingresso dei rinforzi, sono usciti gli agenti dotati di manganelli, indice probabilmente di una situazione non esplosiva, e un poliziotto in borghese con casco.

Ma dalle informazioni raccolte all’esterno del secondo muro di cinta, la calma dentro non è ancora tornata del tutto. In base a quanto detto da un poliziotto lasciando il Cie, sarebbe ancora in corso il tentativo di rivolta, per quanto contenuto e non degenerato. Confermata la notizia degli agenti feriti negli scontri, sui quali sono in corso gli accertamenti sanitari e la stesura dei relativi referti.

di David Marceddu e Antonella Bccaria

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