Il Fatto si scandalizza perché la Rai ha deciso di spendere 500mila euro per rifare la scenografia di Porta a Porta. A beneficio dei lettori, vorrei ricordare che il vecchio studio è stato forse il più ammortizzato della storia della Rai essendo in piedi dal 1999, quando la nostra trasmissione si trasferì da Saxa Rubra in via Teulada. La nuova struttura, d’accordo con la direzione aziendale, si è resa necessaria perché nella prossima stagione al ciclo ordinario di seconde serate si aggiungeranno dieci prime serate. Si appronteranno perciò due studi nello spazio di uno. Per contenere i costi, sono stati noleggiati apparati Lcd (Liquid Crystal Display) rinunciando (purtroppo) a dispositivi di ultimissima generazione che sarebbero risultati molto più efficaci, ma anche molto più onerosi. Ho segnalato alla direzione aziendale di valutare l’acquisto degli apparati al posto del noleggio per favorirne l’ammortamento in una trasmissione pluriennale come la nostra.
Per quanto riguarda i dati di ascolto del programma, alla flessione di quasi un punto di share nell’ultima stagione rispetto alla precedente ha corrisposto un incremento di pubblico di 236mila spettatori di media, pari quasi al 19 per cento, perché siamo andati in onda dieci minuti prima. E chiunque conosce la televisione sa che andando in onda prima in seconda serata, quando altrove le prime serate non sono quasi mai finite, si perde in share e si guadagna in pubblico. Si aggiunga che il processo di digitalizzazione ha portato a trasmettere nella nostra fascia oraria 190 reti contabilizzate negli ascolti. Ciò nonostante, Porta a Porta si conferma ancora una volta di gran lunga la trasmissione leader della seconda serata. La sovrapposizione nello share con Matrix ci ha visto vincitori 62 volte e perdenti 15 con tre pareggi; con Parla con me 68 vittorie contro 12; con Chiambretti Night 12 vittorie contro 3; con Potere di Lucia Annunziata sei vittorie a zero. Sono fatti, questi, che nessun Fatto potrà smentire.
Bruno Vespa
Dunque, ripete Vespa, la Rai ha speso 500mila euro per il nuovo studio di Porta a Porta come abbiamo già scritto, e non sono troppi. Punti di vista.
I dati Auditel, invece, sono poco discutibili, ma non ci troveremo mai d’accordo se noi citiamo la flessione dal 2005 a oggi (meno 6,1 punti di share, meno 150mila spettatori) e lei replica con un dato positivo tra i tanti negativi.
Carlo Tecce
Il Fatto Quotidiano, 24 agosto 2011