Gianfranco Fini ritorna dove aveva iniziato. A Mirabello. Un anno fa – era il 5 settembre – il presidente della Camera lanciò dalla storica Festa Tricolore dell’Msi prima e di An poi l’anatema contro Berlusconi: “il Pdl non esiste più”. A distanza di dodici mesi il leader di Futuro e Libertà concluderà ancora una volta con il discorso programmatico la festa nazionale di Mirabello.
E anche questa volta, assicura Enzo Raisi, coordinatore del partito in Emilia-Romagna, “il suo intervento creerà sorpresa”.
In attesa di sapere se dalla bocca di Fini uscirà un nuovo strappo o invece una cucitura (questa volta magari verso altri lidi più al centro), la kermesse di Fli inaugurerà giovedì 1 settembre, alle 19, con il vicepresidente Italo Bocchino. Il giorno successivo si parlerà di ‘Giustizia, garantismo e legalità’ con deputati Angela Napoli (Fli), Maurizio Paniz (Pdl), Massimo Donadi (Idv) e Lanfranco Tenaglia, mentre sabato 3 toccherà a Raisi e al deputato Giuliano Cazzola (Pdl) confrontarsi su ‘Lavoro e liberalizzazioni’. Domenica 4 il capogruppo dei finiani alla Camera Benedetto Della Vedova parlerà di ‘Scenari di economia’ con Guido Corsetto (Pdl, sottosegretario alla Difesa), Linda Lanzillotta (Api), Francesco Boccia (Pd) e il segretario della Cisl Raffaele Bonanni.
Lunedì 5, alle 19, tocca ai sindaci con un dibattito tra i primi cittadini di Roma, Gianni Alemanno (Pdl), di Verona, Flavio Tosi (Lega), e di Ferrara, Tiziano Tagliani (Pd). Il giorno successivo promette scintille tra il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia sul tema ‘Famiglia e Welfare’. Mercoledì 7 alle 18 le deputate Flavia Perina (Fli) e Rosy Bindi (Pd) tratteranno i ‘Diritti civili’, mentre giovedì 8 alle 19 il deputato Fabio Granata tratterà di ‘Italiani senza cittadinanza’ con rappresentanti di associazioni d’immigrati.
A Mirabello ci sarà anche Marco Travaglio. Il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano è atteso venerdì 9 per discutere con i deputati finiani Gianfranco Paglia, Roberto Menia e Fabio Granata, ed il democratico Arturo Parisi, di ‘Italia 150’. La giornata di sabato 10 sarà dedicata all’economia, con un confronto su ‘Tasse e spesa pubblica’ tra il senatore Mario Baldassarri (Fli) e i deputati Daniele Toto (Pdl), Gianluca Galletti (Udc) ed Enrico Letta (Pd).
Infine la chiusura di domenica 11, alle 18, con il leader Gianfranco Fini.
L’ultima nota riguarda l’ubicazione. La tradizionale piazza Primo Maggio, “scippata” dal Pdl giocando sul tempo delle concessioni comunali, non è più disponibile. Gli organizzatori hanno virato quindi su un terreno privato. Quello dell’azienda agricola di Vittorio Lodi, il fondatore della festa e amico da sempre di Almirante prima e Fini poi. Un cambio di programma che alla fine giunge gradito, per ammissione dello stesso Raisi, che ringrazia il senatore Balboni – il coordinatore provinciale del Pdl e organizzatore della “controfesta del Pdl di Mirabello tenutasi a inizio luglio – che con i suoi dispettucci ci ha permesso di raddoppiare lo spazio a disposizione”.
La festa tricolore si svilupperà su 20mila metri quadrati, invece dei soliti 4500 di piazza Primo Maggio. “Hanno fatto la sciocchezza di prenotare la piazza subito dopo la nostra festa dell’anno scorso – punzecchia Raisi –, poi però hanno avuto paura e, due mesi prima, hanno fatto una festa campestre di tre giorni. Da un dispetto è nato qualcosa di più importante. Noi faremo il pienone anche quest’anno”.