Passività per 1.476 milioni di euro e un patrimonio netto negativo di 210 milioni di euro, quando fino a oggi si pensava fosse in positivo. Sono i risultati della ricognizione sulle finanze del colosso sanitario San Raffaele di Milano firmata da Deloitte ed esaminata oggi dal Cda della fondazione.

In particolare, il Consiglio di amministrazione ha esaminato la situazione economico finanziaria e patrimoniale al 30 giugno predisposta e ha preso atto che “rispetto alle stime presentate in passato, sono state rilevate variazioni legate principalmente all’emergere di potenziali passività relative a garanzie concesse dalla Fondazione per conto di società del gruppo”.

Pertanto le passività sono salite a 1,476 miliardi, di cui 431 milioni legati a leasing, factoring e alle garanzie concesse. Al tempo stesso il patrimonio netto è stato rettificato da Deloitte sulla base dei principi contabili riferiti alle società per azioni, e risulta negativo per 210 milioni di euro. Nell’analisi precedente tale valore risultava invece positivo per 28 milioni. L’Ebitda normalizzato riferito al 2010 rimane tuttavia positivo. “Tali principi contabili risultano prudenziali e considerano le attività del gruppo sulla base dei valori storici”, prosegue il comunicato.

Il Cda, presieduto da Don Luigi Verzè, ha poi conferito a Maurizia Squinzi la carica di direttore amministrazione e finanza dal primo settembre. Il Consiglio si è dato appuntamento al 5 settembre per una prima analisi delle linee guida del progetto di risanamento, con l’obiettivo di definire nei tempi concordati con la magistratura (metà settembre) una soluzione tecnica che consenta di marcare la necessaria discontinuità gestionale, pur garantendo la continuità dello spirito della Fondazione.

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