“La manovra avrà effetti restrittivi sull’economia”. La Banca d’Italia mette in guardia il governo: ”L’aggiustamento dei conti, necessario per evitare uno scenario ben più grave, avrà inevitabilmente effetti restrittivi sull’economia”, ha detto vicedirettore generale di Bankitalia Ignazio Visco. Visto anche il rallentamento del commercio mondiale, si rischia “una fase di stagnazione che rallenterebbe anche la flessione del peso del debito sul Pil”. Per questo “eventuali cambiamenti nella struttura della manovra – ha aggiunto Visco – dovrebbero andare nella direzione di ridurre il peso degli aumenti delle entrate, accrescere il ruolo delle misure strutturali, minimizzare gli effetti negativi sul prodotto, contenere l’incertezza circa l’attuazione di alcune misure (quali la delega fiscale e assistenziale e le modalità con cui verrà esercitata la relativa clausola di salvaguardia)”.
A Bankitalia fa eco la magistratura contabile. ”Il ricorso prevalente alla leva fiscale, quasi 3/4 della manovra – dice Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti alla commissione Bilancio di Camera e Senato – determina la compressione del reddito disponibile e accentua i rischi depressivi” e aggiunge ”nell’ipotesi più ottimistica l’aumento della pressione fiscale sarà di 2 punti percentuali nel 2014″.
Poi Giampaolino si sofferma sulla Robin Hood tax che toccherà le società del settore energetico. “L’aumento della Robin Hood tax prevista in manovra – spiega – rischia di avere degli effetti indesiderati sui consumatori ma anche sugli investimenti del settore energetico ai quali bisognerà – continua – prestare attenzione e non va sottovalutata la difficoltà a sorvegliare l’osservanza del divieto di traslare in bolletta i maggiori oneri per le imprese”.