Il contributo di solidarietà sarà abolito, così come stabilito dal vertice di maggioranza di ieri, ma, oltre che per i parlamentari, resterà in vigore anche per tutta la pubblica amministrazione. Lo spiega il relatore, Antonio Azzollini, che sta approntando in queste ore gli emendamenti che traducono le intese raggiunte ieri ad Arcore. Il prelievo sui redditi dei dipendenti della pubblica amministrazione era stato introdotto dalla manovra di luglio 2010, prevedendo un prelievo del 5 per cento per la parte eccedente i redditi sopra i 90 mila euro e del 10 per cento sulla parte eccedente i 150 mila euro. Con la manovra di Ferragosto invece il contributo di solidarietà veniva applicato anche al settore privato, e per tutti diventava deducibile.
Nel pomeriggio inizierà l’esame degli emendamenti che, a quanto si apprende, potrebbero superare il migliaio, anche se la commissione ancora ci sta lavorando e non ha ancora diffuso il numero esatto. Azzollini non dà stime sulle risorse portate dalle nuove misure introdotte, come quelle sulle pensioni di anzianità, perché, spiega, “stamattina le intese politiche sono alla verifica tecnica” proprio per controllare che “tutte le coperture siano di pari qualità e quantità, in modo da mantenere i saldi invariati”. Tra le modifiche Azzollini ha assicurato che non si cambierà la Robin Hood Tax, così come l’articolo 8 sul ‘pacchetto lavoro’, problema che al vertice di ieri “non è stato affrontato”.
L’emendamento che sta predisponendo il relatore dovrebbe quindi intervenire solo sulle diposizioni della manovra in discussione in questi giorni, cancellando la ‘supertassa’ introdotta con il decreto varato ad agosto dal governo, ma mantenendo le disposizioni precedenti. Il contributo resterà invece per i parlamentari, con le percentuali di prelievo raddoppiate.
Tra gli emendamenti del relatore alla manovra ci sarà molto probabilmente anche una ‘riscrittura’ della norma sulle società di comodo, nonostante la Lega abbia già presentato un emendamento in questo senso. A dirlo lo stesso relatore Azzollini, sottolineando che “saremo prudentissimi sulle stime” pur specificando che “se fatta bene questa misura può portare risorse importanti”.
Nell’ambito dell’intervento sulle pensioni previsto dalla manovra si lavora ad una norma transitoria per tutelare chi ha già avviato il processo di riscatto del servizio militare e degli anni di università. “Nella norma transitoria”, chiarisce Azzollini, si sta valutando come prevedere una tutela per chi ha già avviato il riscatto del militare o della laurea.