A Napoli è tutto pronto. O quasi. La telenovela dell’estate napoletana sta per concludersi. Salvo sorprese che a questo punto del negoziato sarebbero clamorose, una tappa delle World Series di vela, le gare di preparazione della leggendaria Coppa America, approderà a Napoli nel 2012. Occasione importantissima per cancellare l’immagine di ‘capitale della monnezza’ e riscattarsi agli occhi del mondo. Il sindaco arancione Luigi de Magistris ha afferrato al volo un’opportunità che sei anni fa il suo predecessore, la democratica Rosa Russo Iervolino, rigettò al mittente: era delusa per la mancata assegnazione della finale della Coppa America, disputatasi a Valencia (Spagna).
E’ stato un agosto di passione per i principali soggetti politici e imprenditoriali del capoluogo partenopeo. Ferie strozzate, sacrificate per condurre le frenetiche trattative necessarie a gettare le basi della società di scopo che gestirà l’evento e ad offrire le garanzie necessarie per convincere gli americani di Oracle a dare il via libera entro la fine dell’estate. Uno dei nodi è stato sciolto venerdì scorso, con la firma di un protocollo che coinvolge Comune di Napoli, Provincia di Napoli, Regione Campania, Confindustria Napoli, Autorità Portuale e BagnoliFutura spa, la società di trasformazione urbana dell’area, ex Italsider, che dovrebbe ospitare le strutture di supporto allo svolgimento delle gare, previste nello specchio d’acqua tra Bagnoli e Pozzuoli, fino alle isole del golfo, tra Ischia e Capri.
Il documento è propedeutico alla costituzione della società di scopo, che avrà il compito di ottenere le autorizzazioni e gestire la manifestazione dal punto di vista tecnico. Ne faranno parte gli enti locali e Confindustria Napoli. Non ci sarà BagnoliFutura, cui è riservato il ruolo di progettare e realizzare gli interventi necessari alla realizzazione dell’evento, e sottoscrivere il contratto con Acea, la società di Oracle. Nell’area di proprietà della Bagnolifutura saranno utilizzati principalmente il nuovo centro di servizi al turismo Bagnoli Hub. Dovrebbe ospitare mostre, concerti, intrattenimenti, sala stampa, convegni. Sempre nelle aree di proprietà della Stu dovrebbe essere utilizzata la strada di collegamento tra il pontile e Bagnoli Hub: i lavori dovrebbero essere terminati in tempo, attualmente sono oltre il 50%.
Un altro nodo, politico, ha riguardato le tensioni tra de Magistris e il presidente di BagnoliFutura spa, il bassoliniano Riccardo Marone. Tensioni che nascono da lontano. Il sindaco, quando era ancora europarlamentare Idv, ha criticato aspramente i ritardi, le inefficienze e gli sprechi della Stu nel procedere ai lavori di bonifica e riqualificazione dell’area. ”Bagnoli – dichiarazione del 3 giugno 2010 – è una pagina vergognosa di commistione tra politica e crimine attorno al denaro pubblico”. Marone ha reagito con una citazione civile, chiedendo alcuni milioni di euro di risarcimento danni. De Magistris ha invocato l’immunità europarlamentare, ottenendola. La vicenda, come è ovvio, ha lasciato delle scorie. Poche settimane fa, de Magistris è tornato all’attacco, annunciando una rapida sostituzione di tutti i vertici delle società partecipate napoletane. Marone vi ha letto un preavviso di sfratto. E ha accusato il sindaco di non avere stile: “Poteva parlarmene di persona. Posso essere sostituito solo in caso di gravi inadempienze – ha aggiunto – mi devono spiegare quali sarebbero”.
Le diplomazie hanno lavorato molto per ricucire lo strappo, ma il risultato è stato raggiunto. E’ tutto riassunto nel protocollo, di dieci pagine, che mette d’accordo i soggetti coinvolti. Il documento definisce Bagnoli “luogo d’incontro ideale nel cuore del Mediterraneo” e focalizza con precisione alcuni punti, tra cui il rispetto “della disciplina urbanistica vigente” che “persegue l’irrinunciabile finalità di tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio, da conseguirsi attraverso l’attuazione di tutte le scelte sancite dalla variante al Piano Regolatore Generale per la zona occidentale di Napoli e con il Piano Urbanistico Esecutivo di Bagnoli– Coroglio”.
Passaggio importantissimo, che sancisce che il Comune di Napoli non intende fare passi indietro sulla rimozione della colmata di Bagnoli e sul ripristino della linea di costa. Se ne discute da anni e de Magistris l’ha fissata tra le sue priorità in campagna elettorale. La colmata a mare sarà, però, la piattaforma logistica dalla quale prenderanno il via i catamarani della competizione. Qui inoltre verrà allestito il villaggio delle imbarcazioni. Non senza le perplessità di ambientalisti e associazioni di tutela del territorio, che da tempo ne denunciano la pericolosità e l’inquinamento. “Verrà utilizzata dopo essere stata messa in sicurezza” replicano, pragmatici, de Magistris e il vice sindaco con delega all’Ambiente, Tommaso Sodano “ma le regate contribuiranno ad accelerare il processo di bonifica di Bagnoli”.
Nel frattempo, però, c’è chi ipotizza che sulla colmata possa essere steso un telo di protezione. Marone in un’intervista a Repubblica Napoli spiega qual è la sua unica remora: “Non si riesce a capire perché lo Stato, che è proprietario della colmata a mare, non tranquillizzi sul fatto che la colmata è già stata messa in sicurezza. E non inquina. Saremmo tutti – continua più tranquilli se avvenisse questo passaggio, anche perché verrebbe definitivamente sancito che la giusta esigenza di rimuovere la colmata nasce – conclude – solo dalla volontà di ripristinare la continuità della linea di costa”.
A prescindere dai timori sulla colmata, le aspettative intorno all’evento sono enormi. Si lavora a un programma di investimenti di oltre 3 miliardi di euro, da dividere tra pubblico e privato. Si spera di ospitare 500.000 turisti, tra Napoli e le località turistiche del comprensorio. E nel 2013 Napoli ospiterà il Forum delle Culture, che dovrebbe richiamare altri 2 milioni di turisti. Sperando che l’emergenza rifiuti sia diventata un lontano ricordo.
Cronaca
Napoli, Coppa America in arrivo
Tra consensi e polemiche
La città partenopea ospiterà nel 2012 le regate preliminari l'America's Cup 2013 di vela. Un'opportunità per cancellare l’immagine di ‘capitale della monnezza’. La colmata di Bagnoli, nell'ex area Italsider, sarà il punto dal quale prenderanno il via i catamarani. Non senza le perplessità di ambientalisti e associazioni di tutela del territorio che da tempo ne denunciano la pericolosità e l’inquinamento
E’ stato un agosto di passione per i principali soggetti politici e imprenditoriali del capoluogo partenopeo. Ferie strozzate, sacrificate per condurre le frenetiche trattative necessarie a gettare le basi della società di scopo che gestirà l’evento e ad offrire le garanzie necessarie per convincere gli americani di Oracle a dare il via libera entro la fine dell’estate. Uno dei nodi è stato sciolto venerdì scorso, con la firma di un protocollo che coinvolge Comune di Napoli, Provincia di Napoli, Regione Campania, Confindustria Napoli, Autorità Portuale e BagnoliFutura spa, la società di trasformazione urbana dell’area, ex Italsider, che dovrebbe ospitare le strutture di supporto allo svolgimento delle gare, previste nello specchio d’acqua tra Bagnoli e Pozzuoli, fino alle isole del golfo, tra Ischia e Capri.
Il documento è propedeutico alla costituzione della società di scopo, che avrà il compito di ottenere le autorizzazioni e gestire la manifestazione dal punto di vista tecnico. Ne faranno parte gli enti locali e Confindustria Napoli. Non ci sarà BagnoliFutura, cui è riservato il ruolo di progettare e realizzare gli interventi necessari alla realizzazione dell’evento, e sottoscrivere il contratto con Acea, la società di Oracle. Nell’area di proprietà della Bagnolifutura saranno utilizzati principalmente il nuovo centro di servizi al turismo Bagnoli Hub. Dovrebbe ospitare mostre, concerti, intrattenimenti, sala stampa, convegni. Sempre nelle aree di proprietà della Stu dovrebbe essere utilizzata la strada di collegamento tra il pontile e Bagnoli Hub: i lavori dovrebbero essere terminati in tempo, attualmente sono oltre il 50%.
Un altro nodo, politico, ha riguardato le tensioni tra de Magistris e il presidente di BagnoliFutura spa, il bassoliniano Riccardo Marone. Tensioni che nascono da lontano. Il sindaco, quando era ancora europarlamentare Idv, ha criticato aspramente i ritardi, le inefficienze e gli sprechi della Stu nel procedere ai lavori di bonifica e riqualificazione dell’area. ”Bagnoli – dichiarazione del 3 giugno 2010 – è una pagina vergognosa di commistione tra politica e crimine attorno al denaro pubblico”. Marone ha reagito con una citazione civile, chiedendo alcuni milioni di euro di risarcimento danni. De Magistris ha invocato l’immunità europarlamentare, ottenendola. La vicenda, come è ovvio, ha lasciato delle scorie. Poche settimane fa, de Magistris è tornato all’attacco, annunciando una rapida sostituzione di tutti i vertici delle società partecipate napoletane. Marone vi ha letto un preavviso di sfratto. E ha accusato il sindaco di non avere stile: “Poteva parlarmene di persona. Posso essere sostituito solo in caso di gravi inadempienze – ha aggiunto – mi devono spiegare quali sarebbero”.
Le diplomazie hanno lavorato molto per ricucire lo strappo, ma il risultato è stato raggiunto. E’ tutto riassunto nel protocollo, di dieci pagine, che mette d’accordo i soggetti coinvolti. Il documento definisce Bagnoli “luogo d’incontro ideale nel cuore del Mediterraneo” e focalizza con precisione alcuni punti, tra cui il rispetto “della disciplina urbanistica vigente” che “persegue l’irrinunciabile finalità di tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio, da conseguirsi attraverso l’attuazione di tutte le scelte sancite dalla variante al Piano Regolatore Generale per la zona occidentale di Napoli e con il Piano Urbanistico Esecutivo di Bagnoli– Coroglio”.
Passaggio importantissimo, che sancisce che il Comune di Napoli non intende fare passi indietro sulla rimozione della colmata di Bagnoli e sul ripristino della linea di costa. Se ne discute da anni e de Magistris l’ha fissata tra le sue priorità in campagna elettorale. La colmata a mare sarà, però, la piattaforma logistica dalla quale prenderanno il via i catamarani della competizione. Qui inoltre verrà allestito il villaggio delle imbarcazioni. Non senza le perplessità di ambientalisti e associazioni di tutela del territorio, che da tempo ne denunciano la pericolosità e l’inquinamento. “Verrà utilizzata dopo essere stata messa in sicurezza” replicano, pragmatici, de Magistris e il vice sindaco con delega all’Ambiente, Tommaso Sodano “ma le regate contribuiranno ad accelerare il processo di bonifica di Bagnoli”.
Nel frattempo, però, c’è chi ipotizza che sulla colmata possa essere steso un telo di protezione. Marone in un’intervista a Repubblica Napoli spiega qual è la sua unica remora: “Non si riesce a capire perché lo Stato, che è proprietario della colmata a mare, non tranquillizzi sul fatto che la colmata è già stata messa in sicurezza. E non inquina. Saremmo tutti – continua più tranquilli se avvenisse questo passaggio, anche perché verrebbe definitivamente sancito che la giusta esigenza di rimuovere la colmata nasce – conclude – solo dalla volontà di ripristinare la continuità della linea di costa”.
A prescindere dai timori sulla colmata, le aspettative intorno all’evento sono enormi. Si lavora a un programma di investimenti di oltre 3 miliardi di euro, da dividere tra pubblico e privato. Si spera di ospitare 500.000 turisti, tra Napoli e le località turistiche del comprensorio. E nel 2013 Napoli ospiterà il Forum delle Culture, che dovrebbe richiamare altri 2 milioni di turisti. Sperando che l’emergenza rifiuti sia diventata un lontano ricordo.
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Trump “aiuterà Kiev ad avere più difesa aerea dall’Ue” e ipotizza controllo Usa delle centrali ucraine. Zelensky: “Possibile pace quest’anno”
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La Lega in Aula: “Dov’è l’ugenza per il riarmo da 800 miliardi?”. Meloni attacca il Manifesto di Ventotene: è caos. Le opposizioni: “Vuole coprire le liti con Salvini”
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“Più efficienza bellica in tempi di pace per inevitabili guerre”: così il Manifesto parla dell’Ue di oggi
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "È grave che Rai News abbia censurato l’ultima parte del discorso della segretaria Schlein. Dallo sfiduciato Petrecca, un ultimo colpo di coda a sostegno della propaganda di governo, forse come ringraziamento per il passaggio di sede." Così i componenti democratici del gruppo PD in Commissione di vigilanza Rai, che hanno deciso di riportare integralmente la parte del discorso "censurato".
Eccola: “La Presidente Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione s’è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso qui di nascondere le divisioni del governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo i vostri tentativi di riscrivere la storia. Lei in quest’aula ha oltraggiato la memoria del manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché scritto da giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio, ma con una visione di Europa federale che superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Lei dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei”.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Via libera all'unanimità da parte dell'aula del Senato al progetto di legge sui viaggi nella memoria nei campi nazisti per le scuole. Approvato anche il ddl sui Nuovi giochi della Gioventù.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Voto 'ordinato' nel Pd sulle risoluzioni delle altre opposizioni. Il gruppo si è attenuto all'indicazione di astensione sui testi degli altri gruppi di minoranza, di voto favorevole al punto del documento di Avs sul no all'espulsione dei palestinesi da Gaza e contrario, sempre nella risoluzione di Alleanza Verdi e Sinistra, sullo stop dell'invio di forniture militari a Kiev. C'è stata però un'eccezione nel gruppo: Lorenzo Guerini ha votato a favore anche delle risoluzioni di Azione e Più Europa, come si vede dai tabulati. Anche la leghista Giovanna Miele ha votato il testo di Azione.
Roma, 19 mar. - (Adnkronos) - Nessun cambiamento di linea da parte della Federal Reserve: con un voto quasi all'unanimità - un solo contrario - i membri del Fomc, il comitato di politica monetaria della banca centrale americana, hanno infatti deciso di mantenere fermo l'intervallo di riferimento per il tasso dei federal funds al 4,25%-4,50%. Ala base della decisione, si sottolinea nel comunicato finale, un livello di inflazione "che rimane piuttosto elevato".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Trump annuncia dazi ma anziché alzare la voce con Trump, Meloni se la prende con l'Ue che cerca di reagire". Lo dice Elly Schlein nelle dichiarazioni di voto alla Camera.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Il piano Rearm Eu va nella direzione di favorire soprattutto il riarmo di 27 Stati membri. L'unico contributo al dibattito che ha dato Meloni è stato quello di chiedere che sia cambiato il nome. E invece è quel piano che va cambiato radicalmente perchè allontana una vera difesa comune europea. Serve la difesa comune e non la corsa al riarmo dei singoli Stati" e va fatta "con gli investimenti comuni e col debito europeo, non col debito nazionale". Lo ha detto Elly Schlein nelle dichiarazioni di voto alla Camera.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - L’ambiente domestico italiano si sta trasformando, con una crescente adozione di tecnologie smart per la pulizia che promettono di semplificare la vita e liberare tempo prezioso. A fare luce su questa tendenza è una ricerca commissionata da Roborock, leader mondiale nella robotica domestica ultra-intelligente, e condotta da Bva Doxa, azienda leader nelle ricerche di mercato in Italia e parte del gruppo Bva. Lo studio svela un mercato in fermento, con un elevato livello di conoscenza dei robot aspirapolvere e un apprezzamento diffuso per i benefici che offrono. L'indagine ha permesso di delineare diversi profili attitudinali tra gli italiani, evidenziando come l'approccio alle pulizie automatizzate sia tutt'altro che uniforme: a dominare il panorama è il "Pragmatico Digitale" (62%), che valuta attentamente l'efficacia delle nuove tecnologie prima di adottarle. Seguono i "Tech-Entusiasti" (25%), maggiormente propensi a introdurre l'innovazione nelle loro case, con una maggiore concentrazione tra gli uomini (circa il 30%) e nella fascia d'età 25-44 anni. Gli "Scettici Tradizionalisti" rappresentano invece il 13% del campione, con una rappresentanza significativa di intervistati over 45.
La ricerca Doxa dipinge un quadro chiaro: i robot aspirapolvere non sono più un oggetto ostico e di difficile gestione, ma una presenza sempre più familiare nelle case degli italiani, in particolare in quelle in cui vivono animali domestici. Il 90% degli intervistati dichiara di conoscere questi dispositivi, segno di una crescente consapevolezza dei vantaggi che possono offrire. Non si tratta solo di conoscenza teorica, ma anche di apprezzamento concreto: il 70% degli italiani ritiene che i robot aspirapolvere semplifichino la vita, liberando tempo da dedicare ad attività più piacevoli delle faccende domestiche. Un ulteriore dato interessante riguarda la percezione di competenza: il 61% degli italiani si sente competente nell'uso dei robot aspirapolvere, segno di una buona familiarità con la tecnologia e di una crescente fiducia nelle proprie capacità di gestirla al meglio.
Per i pet owner, poi, i robot aspirapolvere rappresentano un vero e proprio alleato nella lotta contro peli, sporco e allergeni, contribuendo a mantenere un ambiente domestico più pulito e salubre. Non a caso, il 68% dei possessori di animali domestici li considera strumenti almeno molto utili, con un picco del 32% che li definisce "estremamente utili". Questo beneficio è particolarmente sentito nelle regioni del Sud, dove le attività all'aperto possono portare più sporco in casa.
Nel contesto generale emerge chiaramente quanto gli italiani abbiano a cura la pulizia della casa, dedicandole oltre sei ore a settimana nel 25% dei casi. Nel dettaglio, il 59% degli intervistati – principalmente donne – dichiara di essere l’unico in famiglia a prendersi carico da solo di questo compito. Spicca quindi come molto positivo il supporto di aspirapolvere robot: coloro che già li utilizzano, apprezzano soprattutto il tempo risparmiato, che può essere dedicato ad attività piacevoli e gratificanti. Nello specifico, il 37% degli intervistati dichiara di utilizzare questo tempo per prendersi cura di sé, con una maggiore propensione da parte delle donne (43%) che dichiarano di trovare finalmente spazio per il ‘me-time’ e il benessere personale. Un altro 32% lo dedica invece a trascorrere più tempo con la famiglia.
La ricerca ha inoltre evidenziato come l'adozione di un robot per la pulizia dei pavimenti porti, per quasi due intervistati su tre tra i possessori di un robot, a una significativa riduzione del carico di lavoro, con il 27% che ha visto un miglioramento per tutti i componenti della famiglia. Tale percezione è particolarmente sentita dai "Tech-Entusiasti" (74%), dagli uomini (66%) e dagli abitanti del Sud Italia (67%). Inoltre, il 27% si aspetta una gestione più equa dei compiti domestici tra i membri del nucleo familiare, contribuendo a un ambiente più armonioso tra le mura di casa.
Gli italiani guardano al futuro con fiducia, immaginando un mondo in cui i robot aspirapolvere saranno sempre più integrati nella vita quotidiana. Il 73% degli intervistati è convinto che questi dispositivi diventeranno la norma entro i prossimi dieci anni, segno di una crescente fiducia nelle potenzialità dell'automazione domestica. Le aspettative per il futuro si concentrano su una maggiore capacità di pulizia e sanificazione degli ambienti domestici (26%), sulla capacità dei robot di adattarsi alle esigenze specifiche di ogni casa (25%) e sulla possibilità di automatizzare sempre più la pulizia e la manutenzione (25%).
Nonostante l'interesse e l'apprezzamento, la ricerca Doxa per Roborock evidenzia alcune barriere che frenano un'adozione ancora più ampia dei robot aspirapolvere. Il costo iniziale elevato rappresenta la principale preoccupazione per il 43% degli italiani, che cercano soluzioni accessibili e con un buon rapporto qualità-prezzo. Da evidenziare, però, come chi abbia già un robot sia propenso ad una spesa più elevata rispetto alla media, riconoscendo il valore aggiunto dello strumento: tra chi è disposto a spendere oltre 200 euro, infatti, il 76% è già possessore di questo device. Altre perplessità riguardano l'affidabilità (25%) e l'autonomia delle batterie (24%), che devono garantire una pulizia completa e senza interruzioni.
Anche gli ingombri domestici rappresentano un ostacolo significativo: il 79% degli intervistati ritiene che i robot abbiano difficoltà a navigare in ambienti con molti ostacoli, come mobili, tappeti e, soprattutto, giocattoli e accessori per animali domestici. Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi vive in contesti più piccoli, dove lo spazio è limitato e gli ostacoli sono più frequenti.
Infine, la fiducia nell'automazione completa è ancora in fase di sviluppo: solo il 21% si dichiara totalmente disponibile a delegare la gestione manuale, mentre il 56% preferisce un approccio graduale, che consenta di mantenere un certo controllo sulle attività di pulizia, soprattutto in presenza di animali domestici che richiedono un'attenzione particolare.