Si infittiscono le voci di un possibile passaggio di Serena Dandini a La7. Mentre in Rai si profila lo slittamento della messa in onda di ‘Parla con me‘, prevista dal 27 settembre su Rai3, prende sempre più corpo l’ipotesi che la conduttrice approdi alla rete gestita da Telecom Italia Media, dove da ottobre arriverà da Rai3 anche Paolo Ruffini come nuovo direttore di rete. Le voci sull’addio sono alimentate anche dal fatto che c’è stato un improvviso stop burocratico alla gara per la realizzazione della nuova scenografia di ‘Parla con me‘.

Lo stop è tutto legato agli aspetti giuridici dell’intreccio tra Rai, Dandini e la Fandango. Un intreccio complicato visto che il format del programma è al tempo stesso  di proprietà dell’azienda di viale Mazzini, ma la Fandango nel tempo ci ha messo le mani apportando le novità che la rete via via le ha chiesto di introdurre. E fino a quando non si chiarisce questa parte dell’intreccio, i dubbi restano tutti, sia sulla partenza come da calendario (il 28 settembre) sia sulla permanenza stessa della Dandini sugli schermi Rai.

Il Cda di viale Mazzini tornerà a riunirsi la prossima settimana, ma nell’attesa, si rincorrono le voci di un addio della conduttrice. L’unica smentita certa è quella che arriva da Paolo Ruffini, che veniva indicato dalle stesse voci come colui che si sta adoperando in prima persona per portare la Dandini a La7, visto che lui stesso sarà il direttore della rete di TI Media a partire da metà ottobre. Ruffini invece tiene a sottolineare con forza: “Mi sto occupando unicamente di Rai3”, di cui è ancora direttore e per la quale ha predisposto il palinsesto autunnale, “e in questa veste mi sto occupando della Dandini e della sua trasmissione che è prevista nella prossima programmazione, così come mi occupo di tutto quello che attiene a Rai3. Quando sarà il momento mi occuperò di La7, ma ora mi occupo solo di Rai3”.

Intanto le indiscrezioni fuori dal palazzo Rai indicano come “plausibile”  l’addio della Dandini. Viene precisato che “ci sono stati contatti con più broadcaster, visto che in Rai si è arrivati a una situazione non chiarita” e che “a questo punto tutto è possibile…”. Tanto che “nel giro di una settimana, prima ancora del Cda Rai, qualcosa di definito ci potrebbe essere”

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